Strofe: Zucchero – Diamante, un manifesto contro la guerra

Zucchero con la canzone Diamante crea un vero e proprio inno contro la guerra, mostrandoci la rinascita che avviene dopo un conflitto.

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I nonni si ritrovano dopo la guerra

Aspetterò che aprano i vinai
più grande ti sembrerò
e tu più grande sarai
nuove distanze
ci riavvicineranno
dall’alto di un cielo, Diamante,
i nostri occhi vedranno.
Passare insieme soldati e spose (dance in the dark)
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce (sing in the dark)
per mano insieme soldati e spose  
Domenica, Domenica
La parte centrale del brano è dedicata all’incontro che i suoi nonni hanno dopo il ritorno dell’uomo dal fronte. Ovviamente il suo esempio familiare è soltanto un espediente utilizzato da Zucchero per parlare di tutte le coppie che si ricongiungono dopo la guerra. Difatti inizialmente il cantante emiliano fa parlare suo nonno che, attenderà l’apertura dei vinai probabilmente per poter festeggiare con la sua amata Diamante la fine della guerra e poi tornerà a casa. Molti anni probabilmente sono passati dal loro ultimo incontro in quanto entrambi appariranno più grandi agli occhi dell’altro ed ora, finalmente di nuovo insieme, potranno osservare il ritorno in paese degli altri soldati. Zucchero ribadisce che questo giorno così gioioso è una domenica, giorno di festa per eccellenza. Le figure stilizzate di spose e soldati, ancora in divisa, che danzano in controluce e cantano tutti insieme diviene il simbolo della rinascita dell’uomo al termine della guerra. Zucchero crea col suo Diamante una delle immagini che maggiormente sono entrate nell’immaginario collettivo quando si parla della fine di una guerra e del ritorno a casa: il tenersi per mano di tutti i sopravvissuti alla guerra a danzare nel grano, sotto la pioggia. Le piccole battute in inglese di sottofondo sono il marchio di fabbrica di Zucchero, il modo che il cantante emiliano utilizza per enfatizzare i concetti ai quali maggiormente tiene nei brani.
Zucchero Sanremo 2020
Credtis: Youtube/Sanremo 2020 – Zucchero infiamma il palco dell’Ariston/Rai

Zucchero ci mostra i suoi ricordi di bambino

Fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono
fai piano i bimbi grandi non piangono

Passare insieme soldati e spose
ballare piano in controluce
moltiplicare la nostra voce
passare in pace soldati e spose.

“Delmo, Delmo vin a’ cà…”

L’ultima strofa è la più intimista di Zucchero. Dopo averci parlato della sua casa e dei suoi nonni, ora ci parla di lui, piccolo e del suo rapporto con Diamante. Per la prima frase di quest’ultima sezione, ripetuta per tre volte, il bluesman prende in prestito, traducendola, una frase della canzone  I’m Not in Love del gruppo britannico 10cc, sussurrandola dolcemente. Zucchero immagina che queste parole gli vengano dette dalla nonna; cosa palese nelle ultimissime parole del brano  “Delmo, Delmo vin a’ cà…”, nelle quali ci viene mostrato, in tutta la sua dolcezza, il modo col quale Diamante chiamava il nipote a sé. Tra questi due spezzoni di cantato, Zucchero inserisce di nuovo, quasi a rimarcarlo, l’immagine che guida tutta la canzone: soldati che ballano e cantano insieme. Solo che in questo epilogo, il bluesman aggiunge una parola chiave, quasi celandola nella dolcezza della melodia: “in pace”.

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