I am not okay withthis è una serie tv creata da Jonathan Entwislte, tratta dal romanzo grafico di Charles Forsman. Su Netflix dal 26 Febbraio 2020 e la prima stagione è composta da sette episodi.
I AM NOT OKAY WITH THIS: Trama
Sidney è una diciassettenne che si ritrova nel pieno della sua adolescenza. Questo vuol dire dover affrontare il liceo, gli amici, le prime cotte, il sesso, il rapporto con la sua migliore amica Dina e tanto altro. Vive con sua madre, che lavora tutto il giorno per andare avanti, e il suo fratellino Liam. Suo padre non c’è più, da quasi un anno ormai ha deciso di togliersi la vita nello scantinato. A rendere il tutto ancora più complicato, Sidney ha degli strani episodi: quando si arrabbia o ha paura, succedono cose strane. Gli oggetti sul tavolo cadono, le luci tremano, oppure esce il sangue dal naso alla persona con cui sta parlando. Insomma qualcosa di misterioso sta accadendo in questa ragazzina, che si ritrova a dover gestire i suoi problemi emotivi con molta attenzione. Il binomio adolescente–tranquillità non è così realistico, ma Sidney non ha scelta: questi strani fenomeni devono rimanere segreti.
Sidney: una affascinante protagonista
Il personaggio di Sidney si lascia subito amare. Sicuramente grazie anche alla narrazione che spesso vede la voce narrante di Sidney che ci racconta i suoi pensieri, come in un diario che effettivamente esiste ed è molto importante per la storia. Anche il modo con cui viene affrontato il rapporto con la morte del padre è ben scritto, un evento del genere influenzerà per sempre la vita di una giovane ragazza. Persino il rapporto con sua madre cambia dopo questa perdita, sarà proprio lei la chiave per scoprire la verità sulla sua storia, su chi era davvero suo padre e cosa gli era accaduto. Per ultimo, ma non per importanza, c’è da fare i complimenti all’attrice che interpreta Sidney: Sophia Lills. La giovane attrice dimostra di saper reggere un ruolo così importante, offrendoci una performance di valore, mai troppo sopra le righe. Oltre a un tema delicato come la morte di un genitore, anche il rapporto con l’amore viene affrontato in modo ponderato. Sidney conosce il suo vicino di casa, Stanley, ed iniziano a frequentarsi ma le cose ben presto si fanno più complicate.
Il regista di I am not okay with this è Jonathan Entwistle, che ha già diretto un altro show di Netflix: The end of the f***ing world (trovate qui la recensione della prima stagione). Oltre alla passione per i titoli molto lunghi, lo stile di Entwistle viene fuori anche in questo suo ultimo lavoro. Partendo dalla scrittura dei personaggi, sempre molto incisivi e mai banali, finendo alla regia ben calibrata insieme ad un montaggio serrato. Il ritmo di questa prima stagione è ottimo, fino a giungere ad una conclusione esplosiva e forse un po’ inaspettata, che far venire fuori uno splatter che lascia a bocca aperta. Non si può non pensare al capolavoro di Brian de PalmaCarrie – lo sguardo di Satana, soprattutto per quanto riguarda l’episodio conclusivo per le assonanze con il personaggio di Sidney, ma non vogliamo svelarvi troppo. Un altro elemento non da sottovalutare è che I am not okay with this è prodotta dagli stessi che produssero qualche anno fa Stranger Things. Purtroppo anche questo aspetto si riversa sullo show, in modo negativo però. Questa moda, iniziata con il grande successo di Stranger Things appunto, di riscoprire gli anni ottanta comincia a stufare. Se inizialmente era una buona operazione per prendere nella fetta del pubblico anche i nostalgici di quel periodo, adesso queste ambientazioni, stanze, vestiti, musicassette, vinili ecc ecc cominciano ad infastidire.
Per quanto riguarda una seconda stagione, possiamo dire che la conclusione lascia presagire che ci sarà . Al momento però, non ci sono comunicazioni ufficiali da parte di Netflix, ma secondo noi è solo questione di tempo. Per concludere vi consigliamo la visione di questo show che, nonostante i suoi difetti, non vi farà pentire di averlo scelto dal catalogo.