Ancora una volta, i Led Zeppelin sono salvi dall’accusa di plagio
Il caso di Stairway to Heaven, celeberrima canzone del rock classico che ha illuminato il faro del genere per intere generazioni, è dibattuto ormai già da diversi anni. Dal 2014, nello specifico, da quando cioè Michael Skidmore, rappresentante di Randy California degli Spirit, ha denunciato i Led Zeppelin per plagio. L’accusa riguarda, come sapete, la somiglianza dell’intro della storica canzone del 1971 ad una canzone degli Spirit dello stesso periodo: Taurus, del 1968. Gli Spirit, per chi non li conoscesse, sono stati un gruppo rock americano attivo per parecchi anni, che ha prodotto album e canzoni notevolissime tra anni ’60 e ’70 (la stagione “hippie”), ma che purtroppo è sempre passato in sordina. Randy California, il leader di fatto del gruppo nel suo periodo d’oro, è morto nel 1997. Che la somiglianza tra le due canzoni esista o meno, è possibile come no.
Potrebbe trattarsi di un plagio involontario, risultato in un periodo nel quale ci si scambiavano continuamente idee e trovate musicali, anche da una parte all’altra dell’oceano. Esistono però anche dei casi di “citazionismo” decisamente marcato, diciamo così: come il riff di Black Night dei Deep Purple (1970), che si rifà indubbiamente alla canzone (We Ain’t Got Nothing Yet) dei Blues Magoos, del 1966. In ogni caso, come ogni volta che si discute dell’argomento, noi vi lasciamo i link alle due canzoni, in modo che possiate giudicare da voi (una qui sopra, l’altra in fondo all’articolo). Nel frattempo, comunque, la giustizia americana si è pronunciata, sul caso di cui si dibatte, in favore dei Led Zeppelin. Già nel 2016 un giudice aveva assolto Page e Plant (autori di Stairway to Heaven) dall’accusa di plagio. Ora i due musicisti inglesi hanno vinto anche il processo in appello, iniziato nel settembre 2018. Nessuno degli interessati ha, al momento, commentato la sentenza.