Strofe: Luciano Ligabue – Quando mi vieni a prendere
Quando mi vieni a prendere è uno dei brani più struggenti di Luciano Ligabue, che racconta un terribile fatto di cronaca a suo modo. Ecco la nostra analisi
Ligabue e il finale della storia: spietato, crudele, reale
E la maestra adesso è sdraiata, sta dormendo i miei amici urlano qualcuno sta ridendo ci sono le sirene e sono sempre più vicine che giochi enormi che sa organizzare l’uomo nero i miei amici ora stanno solamente urlando e tutti quanti insieme è proprio me che stan guardando ma non ho scelto io di stare qui con l’uomo nero appena lui mi lascia è con voi che voglio stare
Quando mi vieni a prendere? Quando finisce scuola? Quando torniamo ancora insieme a casa? Quando mi vieni a prendere? Dammi la tua parola Vieni un po’ prima fammi una sorpresa.
Il finale della storia non lascia spazio all’immaginazione. Il killer ha ucciso la maestra, la polizia sta arrivando ma non potrà fare nulla per salvare il nostro piccolo protagonista che è stato afferrato dall'”uomo nero”. Il piccolo ovviamente è terrorizzato e vorrebbe solo tornare dai suoi amichetti, quelli che nella seconda strofa voleva tenere lontano. Anche alla fine della sua vita non capisce cosa stia succedendo e pensa ancora che sia tutto un enorme gioco organizzato dall’assassino. Ligabue ha il coraggio di mostrarci una storia del genere, fino in fondo, senza lasciare spazio alla speranza. In tutto l’arco della canzone gli ascoltatori pensano e sperano che il piccolo protagonista sia solo uno dei bambini che, terrorizzati, torneranno a casa. Invece no, lui è proprio una delle vittime dell’assassino.
Il ritornello finale, che torna nella dolcezza iniziale, chiude la storia della piccola anima, privata della vita e che fino all’ultimo momento pensa alla mamma che vorrebbe gli facesse una sorpresa.