Il Padrino è universalmente riconosciuto essere come uno dei film più belli di sempre. L’interpretazione di Vito Corleone fatta dall’immortale Marlon Brando è una di quei momenti del cinema che ha fatto letteralmente la storia. Eppure, quando il film stava nascendo, c’è stato un momento nel quale avremmo potuto non vedere mai il Boss che noi tutti conosciamo. A raccontarlo fu lo stesso regista del film, Francis Ford Coppola che, in un’intervista con l’emittente WOBI, spiegò come la Paramount, casa produttrice del film, non voleva in nessun modo che Marlon Brando partecipasse al progetto.
L’intervista di Francis Ford Coppola
Brando in quel momento era considerato molto problematico e i suoi ultimi film, come ad esempio il terribile Queimada, erano stati degli enormi flop – racconta Coppola – Il produttore esecutivo del film mi disse “Mettere Brando nel Padrino sarà peggio che mettere un totale sconosciuto”. Il presidente stesso della Paramount mi disse esplicitamente che Brando non avrebbe mai recitato nel film.
Il regista di Dracula di Bram Stoker a quel punto fisicamente cadde dalla sieda a questa netta imposizione della casa di produzione. La Paramount quindi pose tre assurde condizioni affinchè Brando potesse interpretare Vito Cornelone:
Versare un miliardo di dollari come caparra in maniera tale che nessun comportamento sbagliato potesse rallentare la produzione
Lavorare gratis
Coppola accettò e si mise in contatto con Brando, spiegandogli le origine italiane di Vito Corleone, e dicendogli che magari potesse fare delle sperimentazioni per entrare nel personaggio. Quando l’attore accettò, Coppola che sapeva come il suo futuro protagonista non sapeva fare provini, decise di andare a riprenderlo di nascosto a casa sua mentre provava a creare il primo Vito Corleone. Prima che l’attore si svegliasse, Coppola sparse per la casa sigari, formaggi italiani e peperoncini per vedere come Brando avrebbe reagito e come li avrebbe utilizzati.
La nascita del Padrino
Brando non disse nulla quando vide quelle cose. Si presentò con dei lunghi capelli biondi e con indosso una tunica giapponese. Si tirò indietro i capelli, e li colorò con del lucido a scarpe nero. Indossò una camicia bianca ed iniziò ad appuntarsi la parte finale del colletto dicendo “Questi italiani portano sempre così il colletto” – continuò Coppola.
Marlon Brando passò poi a modificare la voce del suo protagonista, uno dei marchi di fabbrica de Il Padrino.
“Forse la sua voce dovrebbe essere più rauca, perchè nella storia Vito Corleone viene sparato alla gola” continua a raccontare Coppola riguardo al “provino” segreto dell’attore. Brando cominciò a parlare quindi nella tipica maniera del Padrino, mangiando formaggio e fumando il sigaro, fino a che non pensò di prendere dei fazzoletti e metterseli in bocca poichè “Gli italiani sembrano proprio dei bulldogs”.
Fu così che nacque, davanti agli occhi di Francis Ford Coppola che riprendeva tutto di nascosto, uno dei personaggi più iconici della storia del cinema.