4) Suspiria – Dario Argento (1977)
Un film che non ha bisogno di presentazione, un cult intramontabile per il nostro cinema ed il suo genere di riferimento. Un’opera espressionista che fa di quelle luci, contrastanti e surreali, e di quelle scenografie, arcaiche ed anguste, delle suggestioni, attraverso le quali veicolare la presenza esoterica delle streghe. L’ambiente, come le forme che esso assume, oltre ad essere monito dell’orrore fin dai primi minuti, sono manifestazioni fisiche del culto e dell’ambiguità legate alla magia stessa. Un’opera di genere intramontabile, in grado di vivere principalmente attraverso le percezioni e le sensazioni che riesce ad evocare, oltre che al gioco d’inganni, di cui Dario Argento è sempre stato maestro.