Harvey Weinstein è colpevole per due capi di imputazione secondo la giuria: atto sessuale criminale di primo grado e stupro di terzo grado. Il noto produttore è poi stato giudicato non colpevole per gli altri tre capi di imputazione, tra cui spiccavano due con l’accusa più grave e che avrebbero portato il magnate del cinema all’ergastolo: aggressione sessuale predatoria.
Il processo ai danni di Weinstein è stato costruito sulle testimonianze dell’ex assistente Miriam Hailey e l’aspirante attrice Jessica Mann, mentre le altre quattro donne coinvolte hanno ricoperto un ruolo di supporto alle testimoni chiave.
Il processo, iniziato il 6 gennaio a New York, ha quindi confermato le accuse che le due donne avevano avanzato nel maggio del 2018 portando all’arresto del produttore. Ora la palla passa ai giudici che dovranno emettere la sentenza. Weinstein rischia fino a venticinque anni di carcere. Dai 5 ai 25 per l’accusa più grave, vale a dire atto sessuale criminale di primo grado; mentre per quanto riguarda lo stupro di terzo grado, Weinstein rischia fino a quattro anni di libertà condizionata.
In attesa della sentenza, l’ex patron di Miramax dovrà restare in prigione. Intanto, i guai giudiziari non sono finiti, ad attendere Weinstein c’è un altro processo, questa volta, però, a Los Angeles.
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