La nuova uscita di Arca non poteva essere più memorabile di così
Non ci mette molto Arca, alias Alejandra Ghersi, a riconquistare il trono della scena elettronica sperimentale contemporanea. Per la precisione, ci mette sessantadue minuti e venti secondi. La sua nuova traccia, intitolata @@@@@, arriva a tre anni di distanza dal già notevolissimo Arca, del 2017. Un po’ un fulmine a ciel sereno, questo lungo incubo elettronico che esplora territori impervi e percorre strade musicali scoscese. Potete sentire la traccia per intero, con visuals, qui sotto. A parte l’immagine di copertina, assolutamente gender-fluid (e oltre), Arca sfida tutte le conoscenze e le nozioni musicali dell’ascoltatore anche più esperto. Esprime qui forse meno concetto e meno sostanza rispetto a suoi lavori passati, e concedendo necessariamente molto di più al divertimento e all’esplorazione.
Il risultato, però, è comunque incredibile. La composizione comprende diverse sezioni, reprise, deviazioni, variazioni, divagazioni e vicoli ciechi sonori. Ci sono effetti sonori indecifrabili e atmosfere tanto oniriche quanto grottesche. Si può parlare di dark ambient o di post-industrial, ma la verità è che l’artista venezuelana intende semplicemente fare “musica” nell’accezione più ampia possibile del termine. Un segnale sofisticato e importante, non solo per la scena elettronica, ma per tutti. Anche lo scorrere delle sezioni l’una nell’altra, o il libero passaggio tra musicalità anche molto diverse, dovrebbero essere fattori significativi: la musica per Arca è, e deve essere, una, e libera.