Il Velociraptor è probabilmente il dinosauro più iconico dell’intera storia di Jurassic Park (stasera su Italia 1 alle 21.20), insieme al temibile T-Rex. Questa rapida e letale creatura che attacca in branchi è protagonista di alcune delle scene più memorabili della saga di Steven Spielberg. La sequenza nella quale due raptor tengono sotto scacco i nipoti del professor Hammond nella cucina del parco rimane una delle scene al cardiopalma migliori dell’intera carriera del cineasta americano.
Tuttavia, secondo diversi studi paleontologici, il raptor, così come è entrato oramai nell’immaginario collettivo non è altro che la modellazione della creatura sulle fattezze di un altro dinosauro, il Deinonychus antirrhopis. Difatti nella versione cinematografica, il raptor è simile a quest’ultimo: enorme, velocissimo, spietato, letale. Arrivava ad altezze che superavano anche quelle degli uomini, cosa che lo rendeva un’autentica macchina di morte. Diversamente, nella realtà il raptor aveva dimensioni decisamente più minute. Infatti, gli adulti di questo affascinante dinosauro arrivavano si alla lunghezza di circa due metri ma erano alti a malapena mezzo metro.