Bugo – Le sue 10 canzoni più belle [ASCOLTA]

La nostra breve guida ai pezzi migliori di Cristian Bugatti

Bugo
Bugo nel video di "Nei tuoi sogni"
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Ecco la nostra guida all’ascolto di Bugo, con le sue migliori canzoni selezionate da noi

Come autore e cantante, Bugo è attivo fin dai primi anni ’00. Ha spaziato tra molti differenti stili, provando musiche diverse e non perdendo mai occasione di esprimere la sua arte nelle forme più eccentriche possibili. La sua discografia è variegata e fantasiosa, e passa da un periodo garage/lo-fi ad uno più elettronico e influenzato dall‘indie/synthpop, arrivando fino ad un cantautorato adulto, moderno ma sempre peculiare.

Potrebbe essere difficile, per un neofita, approcciarsi con criterio ad un insieme di musica tanto eterogeneo e intricato. Per fortuna ci siamo qui noi, che i suoi album li conosciamo tutti e possiamo guidarvi attraverso le sue canzoni più stravaganti e bizzarre. Partiamo subito alla scoperta del “fantautore” per eccellenza, una delle migliori firme del rock alternativo italiano degli ultimi vent’anni.

10. Arrivano i nostri (2016)

Iniziamo con un indie rock assolutamente energico e potente, nella quale su di un arpeggio scorrevole Bugo introduce una sorta di “carica della cavalleria”. Il senso della canzone può essere interpretato come un invito a resistere di fronte alla difficoltà e aspettare l’intervento di un deus ex-machina che salvi la situazione. Ma potrebbe anche trattarsi semplicemente della ricostruzione di una classica scena cinematografica. In ogni caso, melodia e ritmo sono irresistibili.

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Bugo – Arrivano i nostri, 2016

9. Nonhotempo (2011)

Lamento in stile garage rock sulla frenesia dell’era moderna. Su di uno sfondo musicale celere e incessante, Bugo elenca tutte le cose che non ha tempo di fare, comprese quelle essenziali, come “ascoltare tutta la canzone”. Il giorno diventa una questione di priorità che si accavallano l’una sull’altra, costringendo l’individuo a districarsi tra gli impegni, lasciandone la maggior parte a metà e consumandosi nell’inconcludenza. La stessa frettolosità della base rock della canzone comunica, meglio ancora del testo, tutta l’urgenza che si vuole esprimere.

8. Il sintetizzatore (2004)

Un peculiare stile dance-punk tipicamente metà anni ’00 accompagna uno strano racconto di emancipazione musicale. Si tratta del passaggio di Bugo dall’uso limitato della chitarra alle infinite possibilità del sintetizzatore. Passaggio che, tra l’altro, anticipa buona parte delle tendenze della musica italiana negli anni ’10. Il pezzo, comunque, è ben lontano dalle future atmosfere itpop, lasciando spazi a divagazioni noise, inserti psichedelici e una parentesi acustica. Momenti che avvalorano ulteriormente la “transizione” proposta da Bugo.

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Bugo – Il sintetizzatore, 2004