Gli Oscar 2020 si sono aperti con l’arrivo delle grandi star al celeberrimo Dolby Theatre di Los Angeles. Il momento nelle quali le grandi stelle si mostrano è quello nel quale vengono mostrati e commentati i vari outfit. E’ stato il caso di Spike Lee, storico regista che in questo momento di celebrazione mondana ha voluto omaggiare Kobe Bryant, leggendario cestista NBA tragicamente scomparso lo scorso 26 gennaio per un terribile incidente in elicottero.
Il regista premio Oscar per la sceneggiatura di BlacKkKlansman, si è difatti presentato alla serata con indosso uno smoking viola e giallo col numero 24 applicato sopra. Questi sono rispettivamente i colori sociali dei Los Angeles Lakers, squadra nella quale il Black Mamba ha militato per 20 anni e il numero che indossava, uno di quelle cifre ritirare e che nessun giocatore futuro della squadra della città degli angeli potrà mai più indossare.
Spike Lee è un celebre esperto di basket, tifosissimo dei New York Knicks dei quali segue tutte le partite dalla prima fila da oramai tantissimi anni. Oltre questo, il sessantatreenne regista di Atlanta ha anche diretto il documentario Kobe: Doin’ Work, lavoro basato sulla cosiddetta Mamba Mentality, la celebre etica del lavoro di cui Kobe si è fatto voce nel corso della sua carriera e che ha cambiato per sempre il modo di concepire l’agonismo.
Piangiamo la perdita di un grande essere umano. Manca a tutti.
Queste le parole utilizzate da Spike Lee al momento dell’arrivo agli Oscar 2020. Kobe Bryant oltre ad essere un fortissimo cestista, ottenendo qualsiasi risultato possibile nello sport, è stato anche in grado di vincere proprio una delle statuine per le quale si compete questa notte. Nel 2018 infatti il suo cortometraggio animato Dear basketball fu considerato il migliore.