Per la serata finale di Sanremo, Achille Lauro sceglie Elisabetta I Tudor
Nota anche come la regina vergine, Elisabetta I fu regnante d’Inghilterra dal 1533 al 1603. Figura emblematica, tanto da dare il nome alla propria era (età Elisabettiana), la regnante è rimasta simbolo di tenacia, fermezza e forza femminili. Figlia di Enrico VIII (il quale, ricordiamo, si sposò sei volte nel tentativo di avere un erede maschio), Elisabetta rifiutò sempre di sposarsi e di governare accanto a un uomo. La scelta del travestimento di Achille Lauro segue una logica precisa, che celebra l’indipendenza e l’impatto di importanti figure femminili. Così anche per la scelta precedente (leggi qui). Il look di Lauro per la serata finale è stato pensato da Gucci, e ha collimato alla perfezione con la sua ultima performance. Esibizione poi memorabile già di per sé, che è culminata in un bacio tra il cantante e il collaboratore, produttore e amico di sempre, Boss Doms.
“Sono stato molto colpito dalla sua indipendenza, di cui aveva fatto un vero e proprio baluardo. Mi è parso il personaggio più adatto per chiudere la serie di performance con cui, in queste sere, ho unito personaggi che in modi diversi mi hanno ispirato attraverso modalità altrettanto differenti di esprimere e vivere la libertà . Elisabetta I è riuscita a fregarsene, a tener testa agli uomini con cui si confrontava: lo faceva anche attraverso il suo aspetto, indossando abiti larghi sulle spalle, per rendere la propria fisicità imponente quanto la propria personalità e per non essere mai inferiore ai propri interlocutori maschili“. Così ha dichiarato Achille Lauro, commentando la sua esibizione finale. Che dire, ormai il cantante è un personaggio entrato nella cultura popolare italiana, e piaccia o non piaccia la sua ambiziosa forza provocatoria è ormai innegabile.