Bugo si è ritrovato improvvisamente ad avere fama nazionale, ma chi è veramente?
Cominciamo dall’inizio. Cristian Bugatti è nato a Milano (a Rho) nel 1973. Comincia a suonare durante il servizio militare, nel 1992, e scrive le sue prime canzoni. Nel 1994 forma il suo primo gruppo, i Quaxo, influenzato dal punk e dai contemporanei Nirvana. L’esperienza dura poco, ma serve a Bugo per avviare una significativa carriera nel circuito alternativo. Il suo esordio ufficiale avviene nel 2000, con l’album La prima gratta, che risponde allo stile folk lo-fi. Bugo si pone da subito come figura schiva e controcorrente, mescolando ironia e bizzarria. Seguono altri album, nei quali il cantante spazia tra diversi generi, tenendosi lontano dalla tradizionale canzone italiana e facendosi invece influenzare da musicalità internazionali.
Più o meno a questo periodo risale l’inizio dell’amicizia con Morgan, che viene da Bugo invitato sul palco durante una data del festival Tora! Tora! Sentimento westernato (2001) e Dal lofai al cisei (2002) precedono il primo lavoro notevole, Golia & Melchiorre. Diviso concettualmente in due parti, una sperimentale e una cantautorale, il doppio album mostra per la prima volta efficacemente tutta la capacità di Bugo di esprimersi in differenti linguaggi sonori mantenendo un profilo autoriale notevole e caratteristico. Particolarmente celebre, di questo album, è il singolo Il sintetizzatore (video qui sotto).
Gli anni successivi sono un crescendo di successi, che passano per Sguardo contemporaneo (2006) e Contatti (2008). Bugo compare in televisione, da Simona Ventura a Quelli che il calcio e da Daria Bignardi a Le invasioni barbariche. I suoi singoli di questo periodo C’è crisi e Nel giro giusto ottengono particolare popolarità. Iniziati gli anni ’10, comincia anche un’attività come attore, interpretando un ruolo nel film Missione di pace di Francesco Lagi, per il quale compone anche la colonna sonora e che viene presentato alla Mostra del cinema di Venezia. Si dedica poi anche all’arte visiva e concettuale, esponendo in diverse mostre e collaborando con importanti riviste del settore.
La popolarità è sempre in crescita, e aumenta con gli album successivi: Nuovi rimedi per la miopia (2011), Nessuna scala da salire (2016) e RockBugo (2018); quest’ultimo, come si evince dal titolo, inteso come un ritorno all’adozione delle sonorità rock dei primi lavori, in contrasto con lo stile più elettronico degli ultimi album. Trattasi in realtà di una sorta di greatest hits comprendente le canzoni più celebri del cantante, ri-arrangiate però appunto in chiave rock. Si arriva quindi alla chiacchierata partecipazione a Sanremo 2020, dove Bugo canta insieme a Morgan il singolo Sincero. Ed è finita come sappiamo. Si può solo immaginare come proseguirà la carriera di Bugo a questo punto.