Il cambio al nuovo sistema del Digitale Terrestre non sarà molto economico per gli Italiani, alcuni avranno un Bonus TV
Come molti di voi sapranno, entro il 2022 cambierà del tutto il DigitaleTerrestre. Il segnale che riceveranno i televisori cambierà e bisognerà adeguarsi, se si vorrà ancora vedere la TV in chiaro.
Secondo il Codacons (associazione dei consumatori) gli apparecchi che diverranno obsoleti e quindi da sostituire saranno circa 10 milioni in tutta la penisola italiana. Sarà quindi necessario acquistare un nuovo decoder o un televisore di nuova generazione. Non considerando la spesa per un nuovo TV, i nuovi decoder costeranno agli italiani una cifra compresa tra i 30 e i 250 euro.
Infatti, tutti i televisori acquistati prima del 1 gennaio 2017 potrebbero avere un sistema già vecchio. Solo dal gennaio 2017 è stato messo l’obbligo di non vendere più TV con un sistema obsoleto.
Per essere compatibile con il nuovo digitale terrestre, la TV deve avere questi requisiti: il decoder integrato dvb-t2 compatibile con la decodifica dello standard h265/hevc alias High Efficiency Video Coding che regge fino alla risoluzione 8192×4320 pixel.
Quando cambia?
Il nuovo standard che arriverà si chiama dvb-t2 e cambierà dal 2021 in alcune regioni. Ecco l’elenco e i periodi in cui le regioni si dovranno adattare:
Dal 1 settembre 2021 al 31 dicembre 2021: (Area 2 e Area 3) Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e le province di Trento e di Bolzano
Dal 1 gennaio 2022 al 31 marzo 2022: (Area 1) Liguria, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna
Dal 1 aprile 2022 al 31 giugno 2022: (Area 4) Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo, Molise, Marche
Bonus TV
Le famiglie con reddito Isee fino a 20 mila euro possono richiedere un Bonus TV per adeguarsi al nuovo digitale terrestre di massimo 50 euro (minore se il decoder nuovo costa meno). La domanda e tutte le informazioni si hanno sul sito del Ministero dello sviluppo economico: MISE.
Il Bonus TV sarà disponibile a partire dal 18 dicembre 2019 e fino al 31 dicembre 2022 o all’esaurimento delle risorse stanziate.