Un’associazione femminile ha preso provvedimenti contro Junior Cally e Amadeus
Non si spegne la polemica attorno a Sanremo 2020, Amadeus e il concorrente Junior Cally. Tra accuse, botta e risposta, repliche e indignazione, spunta una denuncia. Trattasi di Gisella Valenza, a capo dell’associazione Italia delle donne ed ex-sindacalista della CISL. La denuncia è stata presentata presso una stazione dei carabinieri a Torino, con un atto di quattro pagine che accusa Amadeus, il rapper di Sanremo e la dirigenza Rai. Le accuse comprendono istigazione alla violenza verso le donne e le forze dell’ordine, odio e oltraggio alla morale in violazione della Costituzione. Una misura adottata in seguito alla marea di polemiche che hanno già interessato il Festival e che ne infanga ulteriormente il nome.
Molto probabile che, in seguito a quest’ultimo evento, la situazione non si placherà ma anzi si stresserà ulteriormente. La nostra nota a margine è la seguente: che una denuncia del genere sia auspicabile o meno, ci sembra strano che, in trent’anni di musica rap dai contenuti “offensivi ed estremi”, soltanto nel 2020 ci si sia resi conto delle caratteristiche più “scomode” del genere, e per giunta solo dopo che tutte le testate nazionali si sono occupate di un determinato scandalo. Magari ascoltare un po’ più di musica, quale che sia il genere, e provare a capire artisti lontani dai propri gusti (senza per forza farseli piacere e giustificare quello che dicono o fanno) potrebbe essere perlomeno costruttivo.