Dave Grohl torna ai giorni terribili della morte di Kurt Cobain
In un’intervista di un paio di anni fa, Dave Grohl confessava a CBS This Morning i suoi sentimenti seguiti alla scomparsa di Kurt Cobain, nel 1994. Come tutti saprete, il leader dei Nirvana si tolse la vita (o, almeno, questa è la versione ufficiale) sparandosi in testa e privando così il mondo di uno dei più talentuosi e capaci musicisti e compositori della sua generazione. In seguito alla morte di Kurt, l’allora batterista del gruppo, Dave Grohl, iniziò una carriera “da solista” con lo pseudonimo Foo Fighters. Il progetto, com’è noto, si è nel frattempo evoluto in una rock band vera e propria, raggiungendo un successo quasi pari a quello ottenuto ai tempi dagli stessi Nirvana.
“Sono passato attraverso un periodo molto buio durante il quale non potevo neanche accendere la radio, perché mi si spezzava il cuore solo ad ascoltare musica” racconta Dave. “Ancora oggi, quando vedo un artista giovane che diventa famosissimo dall’oggi al domani, mi preoccupo per lui” prosegue il cantante “Io me la sono cavata all’epoca perché ero il ragazzo con i capelli lunghi in faccia dietro alla batteria. Potevo passare davanti alla porta di un’esibizione dei Nirvana e non essere notato“. In ogni caso, sembra che Dave Grohl sia infine riuscito a superare il trauma, e a trovare il giusto compromesso con la celebrità.