Gli R.E.M. scagliati a spada tratta contro il presidente U.S.A.
La musica degli R.E.M. non si tocca. Questo l’avvertimento rivolto dal bassista Mike Mills, storico membro e co-fondatore degli R.E.M., contro il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Pare che ad un comizio a Milwaukee, qualche giorno fa, poco prima del discorso Trump sia stato introdotto sul palco da Everybody Hurts e Losing My Religion, capisaldi della discografia del terzetto rock. Non si tratta di qualcosa di nuovo: già nel 2015, durante la corsa per la presidenza, Trump aveva fatto suonare nei suoi comizi It’s the End of the World As We Know It, altro celebre brano degli R.E.M. Ecco le reazioni di Mills su Twitter:
We are aware that the President* @realDonaldTrump continues to use our music at his rallies. We are exploring all legal avenues to prevent this, but if that’s not possible please know that we do not condone the use of our music by this fraud and con man.
— Mike Mills ❄️?⛄️ (@m_millsey) 15 gennaio 2020