Sessismo da “boomer” o gaffes involontarie?
“Sanremo è di tutti”, dice Amadeus, nel presentare il Festival di Sanremo 2020. Evento del quale, come sappiamo, il noto conduttore sarà direttore artistico. In conferenza stampa il presentatore non ha potuto evitare ovviamente di fare riferimento alla forte presenza femminile nell’ambito di questo Festival. Un aspetto molto calcato dell’ultima edizione. “Ma perché le donne devono essere solo due?” chiede Amadeus, e procede ad introdurre le sue numerose ospiti, scivolando però su alcune frasi che definire imbarazzanti è, nel 2020, anche poco. Non si parla solo dei numerosi aggettivi “bellissima” e “bellissime”, con i quali vengono apostrofate ripetutamente tutte le donne in questione. Qui potrebbe trattarsi più di una tara culturale generazionale, che attribuisce alla bellezza femminile un valore definitivo di sé stesso.
Ma è solo l’inizio. Nell’introdurre Francesca Sofia Novello, Amadeus la definisce “fidanzata di un grande Valentino Rossi, ma è stata scelta da me perché […] ha la capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro“. Arriva poi il turno di Laura Chimenti, “uno dei volti storici più belli del TG1″, e di Diletta Leotta, definita “una bellissima ragazza, giornalista sportiva [in quest’ordine nel curriculum?] […] pensavo che fosse perfetto avere Diletta a questo Festival di Sanremo, siciliana, in modo che potesse dimostrare e in qualche maniera far capire che non è solo una ragazza che si può occupare di sport“. Viene poi introdotto anche brevissimamente Antonio Marano, “che però non mette i tacchi, ha detto”. Segue quindi Emma D’Aquino, altra conduttrice del TG1 e sempre “una donna bellissima”.