Amadeus: frasi “sessiste” in conferenza stampa Sanremo

Qualche "scivolone" di troppo per il noto conduttore

Sanremo 2020 : teatro ariston
Fronte del Teatro Ariston a Sanremo. Credits: Jose Antonio
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Sessismo da “boomer” o gaffes involontarie?

“Sanremo è di tutti”, dice Amadeus, nel presentare il Festival di Sanremo 2020. Evento del quale, come sappiamo, il noto conduttore sarà direttore artistico. In conferenza stampa il presentatore non ha potuto evitare ovviamente di fare riferimento alla forte presenza femminile nell’ambito di questo Festival. Un aspetto molto calcato dell’ultima edizione. “Ma perché le donne devono essere solo due?” chiede Amadeus, e procede ad introdurre le sue numerose ospiti, scivolando però su alcune frasi che definire imbarazzanti è, nel 2020, anche poco. Non si parla solo dei numerosi aggettivi “bellissima” e “bellissime”, con i quali vengono apostrofate ripetutamente tutte le donne in questione. Qui potrebbe trattarsi più di una tara culturale generazionale, che attribuisce alla bellezza femminile un valore definitivo di sé stesso.

Ma è solo l’inizio. Nell’introdurre Francesca Sofia Novello, Amadeus la definisce “fidanzata di un grande Valentino Rossi, ma è stata scelta da me perché […] ha la capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro“. Arriva poi il turno di Laura Chimenti, “uno dei volti storici più belli del TG1″, e di Diletta Leotta, definita “una bellissima ragazza, giornalista sportiva [in quest’ordine nel curriculum?] […] pensavo che fosse perfetto avere Diletta a questo Festival di Sanremo, siciliana, in modo che potesse dimostrare e in qualche maniera far capire che non è solo una ragazza che si può occupare di sport“. Viene poi introdotto anche brevissimamente Antonio Marano, “che però non mette i tacchi, ha detto”. Segue quindi Emma D’Aquino, altra conduttrice del TG1 e sempre “una donna bellissima”.

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“Io mi occupo di spettacolo e non di politica” precisa Amadeus, riferendosi alla chiacchierata inclusione di Rula Jebreal. Il conduttore quindi illustra l’importanza di parlare sempre delle donne, e spiegando di aver scelto un personaggio di caratura internazionale per portare un’esperienza più ampia possibile. Un buon recupero, subito però sconfessato dall’introduzione di Sabrina Salerno, che viene prontamente ridotta a “icona sexy negli anni ’90 […] adesso è una splendida donna […] bellissima […] affascinante […] un’icona sexy tanti anni fa ma che ancora oggi può raccontarci qualcosa“. Si prosegue più o meno su questa linea, parlando per esempio di Mara Venier che promette di “mettersi a dieta e di togliersi i tacchi”; e così via.

Insomma, non esattamente uscite felici. Noi vogliamo credere che si sia trattato solo di gaffes, cose dette senza troppo riflettere, e non indicative della direzione verso la quale Amadeus ha in mente di condurre il suo Festival. Perché, se l’idea era quella di aumentare a dismisura la presenza femminile a Sanremo con lo scopo di dimostrare che il Festival sta “al passo” ed è attento ai mutamenti culturali, questo non è esattamente un progresso. Contiamo che sul palco, come ci sarà adeguatamente da aspettarsi, Amadeus dia modo a ciascuna delle donne sue ospiti di mostrare che, oltre ad essere “bellissime”, esse svolgono professioni, posseggono talenti e sanno sicuramente fare di più che mostrare un bel paio di gambe.

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