Una tripletta di Golden Globe per Quentin Tarantino. O, per meglio dire, per il suo C’era Una Volta a… Hollywood che vince il premio per miglior film comedy o musical nonché quello per il miglior attore non protagonista, consegnato a Cliff Booth (o Brad Pitt, che dir si voglia). Il terzo, ma non per importanza, è arrivato proprio tra le mani del regista come miglior screenplay.
Dopo l’assegnazione, Tarantino si è lasciato andare a qualche dichiarazione circa il suo futuro, tirando le somme sulla sua carriera intrapresa fino a qui. Un ulteriore commento sul quanto costruito e su quello che verrà, sottolineando ancora una volta come intraprenderà la carriera di scrittore per teatro, televisione e libri.
“Negli ultimi trent’anni ho fatto dieci film e ho dato tutto quello che potevo dare. L’idea è quella di vivere e desiderare sempre di più, con un’uscita dalle scene vaudevilliana (dal teatro Vaudeville, n.d.r.). Scriverò per la televisione, scriverò per il teatro. Ma la filmografia rimarrà sempre lì, intatta”
Cosa dobbiamo aspettarci dunque? Ebbene, Tarantino ci dà un piccolo indizio, molto criptico, circa il suo eventuale decimo film nonché la sua futura carriera.
“Mi vedo più come uno scrittore. E c’è una sorta di cordone ombelicale, un filo che parte dal decimo film e arriva fino a Le Iene. Penso sia molto figo!”
Surreale l’ipotesi di un megacrossover di tutto l’universo tarantiniano. Un po’ meno se pensassimo ad un eventuale I Fratelli Vega o ad un grindhouse da due film, di cui uno western. Tutto è possibile nella mente di Quentin Tarantino!
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