Il Signore degli Anelli è una delle trilogie più famose e amate al mondo. I tre film diretti da Peter Jackson hanno avuto il merito di portare sul grande schermo in maniera epica i libri di John Ronald Reuel Tolkien.
Tuttavia, molti anni prima che la prima pellicola della saga, La compagnia dell’anello, prendesse vita, avremmo potuto avere tutt’altro tipo di trasposizione. Difatti nel 1967 i Beatles, all’apice del loro successo, ebbero l’idea di interpretare loro stessi i celebri personaggi della Terra di Mezzo. Infatti il compianto George Harrison avrebbe dovuto interpretare Gandalf, Paul McCartney e Ringo Starr avrebbero dovuto essere gli Hobbit Frodo e Sam mentre John Lennon avrebbe dato il volto a niente meno che Gollum.
L’Apple Film, proprietaria dei diritti dei precedenti lavori dei Beatles, A Hard Day’s Night e Help!, tentò di contattare lo scrittore per ottenere i diritti sull’opera che però erano già stati venduti alla United Artists. Di conseguenza si tentò una collaborazione tra le due case e si passò alla ricerca di un regista che prendesse in mano il progetto. Il primo nome pensato fu quello di David Lean che però era indaffarato con altri progetti. Di conseguenza la band britannica contattò niente meno di Stanley Kubrick.
Il regista di Shining però dichiarò di non aver mai letto i libri e di non aver compreso bene la sceneggiatura. Nonostante gli vennero inviate svariate copie della monumentale opera di Tolkien, Kubrick continuò a rifiutare, consigliando di chiamare alla guida del progetto Michelangelo Antonioni.
Il rifiuto del grande regista, insieme alla riluttanza di Tolkien nel vedere interpretare i protagonisti de Il Signore degli anelli a dei baronetti dei quali pare non apprezzasse neanche troppo la musica, portò al definitivo tramonto del progetto che non avrebbe mai visto la luce.
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