Esistono storie che non esistono: come quella in cui un adolescente cinefilo dei primi anni ’00 monta sul treno in direzione Vasto per andare a trovare Maccio Capatonda.
Poi esistono storie che esistono: come quella in cui un cinefilo cresciuto che scrive per Lascimmiapensa intervista telefonicamente Maccio Capatonda: una storia storica, una storia commozionante.
Ma per capire chi ci ha dato il diritto di intervistare Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, occorre parlare del suo ultimo lavoro, Angry Birds 2 – Nemici amici per sempre, secondo capitolo della saga, per la regia di Thurop Van Orman (no, non è un personaggio di Maccio, bensì uno degli autori e produttori di Adventure Time) e John Rice. Maccio è il doppiatore di Red, il protagonista dei film, come lo era stato nel primo Angry Birds. Il film è disponibile dal 2 gennaio in home video nei formati DVD, Blu-ray e Digital HD, distribuito da Universal Pictures Home Entertainment Italia. Qui di seguito potete leggere la sinossi ufficiale del film con Maccio Capatonda:
“Una nuova minaccia mette in pericolo sia l’isola dei pennuti arrabbiati che quella dei maiali, loro nemici giurati. Dovranno unire le loro forze per sconfiggere Zeta, un misterioso uccello viola proveniente da un’isola ghiacciata, che insieme al suo esercito ha intenzione di distruggere le isole con un eterno inverno. Per evitare un destino congelato verrà stretta un’insolita alleanza: Red, Chuck, Bomb e Grande Aquila si uniranno alla squadra dei maialini formata da Leonard, il suo assistente Courtney e il tecnologico Garry. Spetterà alla supersquadra cercare di salvare le penne – in tutti sensi!”
Per l’occasione abbiamo avuto dunque la possibilità di intervistare Maccio Capatonda, rivolgendogli alcune domande sul film, sulla sua carriera in generale e sui suoi gusti da cinefilo.
Scimmia: Tu hai sempre lavorato come regista, scrittore o attore nei tuoi lavori, ma questa volta ti sei dedicato al doppiaggio (come successo anche in Angry Birds e Pupazzi senza Gloria) ma quanto è stato difficile svolgere questo lavoro in questo ruolo nuovo per te?
Maccio Capatonda: In realtà il pallino per il doppiaggio ce l’ho da quando ero piccolo, praticamente dallo stesso momento in cui mi è venuto il pallino di fare il regista e l’attore. E’ nato tutto quando da bambino doppiai tutto Ritorno al Futuro facendo la voce di Michael J. Fox col videoregistratore e il VHS. E’ una cosa che mi piace da sempre. Molti della mia generazione sono cresciuti col doppiaggio e per me molti doppiatori rimangono dei veri e propri miti. Poi ho sempre fatto speakeraggio nei miei lavori, ad esempio le voci nei trailer. Il doppiaggio è in realtà un obiettivo che avevo da sempre. La prima volta in cui mi ci sono cimentato è stato per una puntata di South Park di sette o otto anni fa. Dopo quest’esperienza ho fatto il primo film di Angry Birds. Da lì ho iniziato a pormi come un mancato doppiatore più che come Maccio Capatonda. E’ chiaro che il mio nome mi può aprire qualche porta in più per entrare in sala doppiaggio, ma mi piace pensare che sono in grado di dare qualcosa in più come doppiatore.
S: Sicuramente pur non avendo le abilità tecniche dei professionisti del mestiere, tu puoi portare in sala la tua esperienza di autodidatta e tutto il tuo estro di artista. Però nel sentire la voce di Red si riconosce la tua voce ma non il timbro classico dei tuoi personaggi.
S: Questo immagino che diventi ancora più difficile quando non devi doppiare un essere umano ma un’animazione.
M: In effetti sì, è piuttosto difficile, anche se io forse mi relaziono quasi meglio coi personaggi di fantasia. E’ molto difficile anche rispettare il testo, buttando un occhio allo schermo e uno al foglio con le battute. Quando sei esperto questo ti viene con una certa spontaneità . Quando poi la battuta riesce è bellissimo. Mi succede anche spesso di finire una battuta che penso di aver fatto malissimo e invece il direttore del doppiaggio mi dice che era perfetta.
S: Parlando proprio del tuo amore per il cinema, quali sono stati i film che ti hanno maggiormente influenzato? Quelli con cui magari ancora oggi ti confronti prima di affrontare un nuovo lavoro?
S: Tornando ai tuoi primi lavori, una cosa che caratterizzava quel periodo era che qualsiasi video tu facessi diventava virale e tutti i giovani citavano i tuoi corti. C’è qualcosa di quel periodo che ti manca?
S: I comici spesso spiegano come quando si deve fare ridere è importante avere una base di realtà alle spalle. Nel tuo caso lo sguardo all’italiano medio è costante e traspare ovviamente. Lo scherzare sull’accento, sui nomi delle persone che sono chiaramente ridicoli, la creazione di neologismi, sono cose che si possono rintracciare nella vita reale e comune. Ma i tuoi sketch nascono da una comicità della tua vita quotidiana? Dalle persone che conosci? Riesci a dire “quella battuta è iniziata lì”?
S: Grazie Maccio, ci avevano preventivato quindici minuti ma ci hai concesso quasi un’ora di intervista.
M: Ma figurati, io sono sempre ben disposto alle interviste, sono un po’ delle sedute di psicoanalisi per me, sono dei momenti in cui rifletto sulle cose che devo fare e su quelle che ho fatto.
Volevate un film divertente e per tutta la famiglia? Volevate un film che parla di amore e tolleranza, ma è anche un’avventura? Volevate un film per iniziare bene il 2020? Volevate un film con Maccio Capatonda?
Allora correte a prendere una copia di Angry Birds 2, un film che soddisfa le tue esigenze.