Il prodotto televisivo del 2019, non ci sono dubbi in merito. La miniserie HBO dedicata alla ricostruzione storica sull’esplosione del reattore nella centrale nucleare ucraina ha tenuto incollati allo schermo milioni di spettatori. Per mesi e mesi la serie è stata oggetto di un lungo dibattito che ha travalicato il campo dell’intrattenimento per giungere a quello politico, storico e culturale. Chernobyl si è rivelato esempio di come la Tv possa ancora attuare quella vocazione “didattica” che tanto le fu cara nei primi anni di vita. Più che uno show, la serie è un documento storico di rara importanza e autorevolezza. Il futuro delle miniserie passa da qui.
1989, New York. Una ragazza esce di sera per andare a correre nel Central Park. Dopo poco viene aggredita rimanendo in come per ben 12 giorni . Verranno arrestati ad accusati di questo crimine alcuni ragazzi minorenni che si trovavano per caso nella zona incriminata. When They See Us racconta la storia di un caso che ha gettato un’ombra sulla polizia della grande mela. I presunti colpevoli furono infatti condannati a scontare diversi anni di detenzione, nonostante fossero presenti numerose incongruenze. La miniserie segue meticolosamente queste vite facendo vedere le varie fasi di crescita di questi ragazzi. Da menzionare c’è di sicuro la bravura dei giovani attori che interpretano gli accusati. Lo show mostra inoltre come un fatto del genere possa avere conseguenze sulla piccola comunità del quartiere, ma anche sulla cattiva informazione dei media ed infine come anche la polizia possa utilizzare metodi per interrogare profondamente illegali. Una vicenda molto triste ed incredibilmente vera. Tra le storie più scioccanti di quest’anno.
Conversazioni con un Serial Killer: il caso Bundy (Netflix)
I serial killer sono tra gli argomenti maggiormente trattati nel corso della storia del cinema e della televisione. Soprattutto negli ultimi anni, il genere Crime pare trarre linfa vitale dagli spietati assassini seriali. Numerosi i prodotti dedicati ai più disparati criminali. Che siano fiction o documentari non importa, il tema affascina milioni di persone e ogni prodotto attira una fetta consistente di pubblico. Tra i titoli che hanno esordito quest’anno, oltre Mindhunter, spicca la docuserie Conversazioni con un killer: il caso Bundy. La miniserie ripercorre la vita del famigerato assassino tramite l’uso di documenti storici tra i quali le vere interviste fatte a Bundy nel corso degli anni. Un ritratto realistico e agghiacciante che nessuna opera di fantasia potrà mai superare.
Dopo una bistrattata seconda stagione, True Detective ritorna a convincere grazie ad un terzo capitolo solido e avvincente. Mahershala Ali è il protagonista assoluto di questa terza stagione e pone in essere una performance strabiliante divisa su più piani temporali. Ali riesce abilmente a ricostruire il ritratto di un detective ossessionato, per tutta la propria lunga vita, da un caso di assassinii di cui non si riesce a venire a capo. Lo spettatore assiste al lento deteriorarsi del detective accompagnandolo nelle diverse fasi della vita e del caso in un valzer di inquietudini e rimpianti.