Le migliori Serie tv tornate nel 2019 con una nuova stagione
Game Of Thrones (HBO, ottava stagione)
L’ottava e ultima stagione di Game Of Thrones ha diviso il pubblico. Il finale dell’epopea fantasy creata da George R. R. Martin ha subito una montagna di critiche suscitando la rabbia di moltissimi fan tanto da spingerli a richiedere una conclusione diversa tramite una controversa petizione. Nonostante ciò, non si può negare come GOT abbia monopolizzato nuovamente l’attenzione del pubblico seriale, anche nel 2019. Una produzione gigantesca che ha apportato al mondo del piccolo schermo un rinnovamento totale alzando in questo modo il livello qualitativo del settore. Per quanto questa ottava stagione non abbia convinto tutti, non ci sono dubbi: Game of Thrones è uno spartiacque, esiste un avanti GOT e un dopo GOT.
La seconda stagione del melodramma tedesco basato sui viaggi nel tempo è stata una delle rivelazioni dell’anno. Dopo il promettente esordio, Dark si conferma una delle serie Netflix più riuscite degli ultimi anni. La forza dello show si ritrova in una scrittura solida capace di ovviare abilmente alle difficoltà legate ad una credibile resa dei viaggi temporali. Per quanto complessa, la storia si rivela avvincente e serrata nonostante alcune complessità che rendono la visione ostica ad un pubblico disattento. Dark ha ben presto conquistato il cuore di molti abbonati e l’attesa per la terza stagione resta uno degli eventi seriali più caldi dei prossimi mesi. Un gioiellino inaspettato.
La terza stagione di Stranger Thingsè stato uno degli eventi seriali dell’anno. L’attesa legata ad ogni capitolo della serie creata dai Duffer Brothers è sempre febbrile e carica di aspettative. Netflix deve tantissimo allo show e ne ha fatto il suo prodotto di punta. Ma la terza parte è stata all’altezza? Forse non del tutto. Questo nuovo capitolo non ha dimostrato di avere lo stesso mordente dei precedenti e forse, in parte, ha deluso le aspettative di molti. Malgrado ciò non potevamo esimerci dall’inserirla tra i prodotti televisivi dell’anno, premiando, così, l’attrattiva intrinseca che Stranger Things porta con sé. Attrattiva che solo pochi show nella storia della televisione possono vantare.
Mindhunter acquista credito di in anno in anno. La seconda stagione della serie Crime ideata da David Fincher ha il merito di esaltare ulteriormente una serie che fin dal principio si è imposta tra le migliori degli ultimi anni. La storia dei detective dell’FBI che hanno posto le fondamenta della criminologia moderna ha conquistato l’amore del pubblico grazie ad una scrittura perfetta basata su fatti reali e a una messa in scena cinematografica degna dei thriller fincheriani. Quando si guarda Mindhunter si ha la sensazione di assistere ad un unico grande film. Tra le top 5 del 2019.
Giunto alla sua quinta stagione, Peaky Blinders affronta il tema del fallimento e della sconfitta. La narrazione inizia con il disastroso crollo della borsa di Wall Street, che in qualche modo diventa il simbolo e insieme l’allegoria del percorso della famiglia Shelby. Della pericolosa e affascinante famiglia di Birmingham non restano altro che schegge impazzite, pedine che conservano l’allure del potere, da cui però ne sono usciti corrotti e zoppicanti. Thomas Shelby – interpretato sempre meravigliosamente da Cillian Murphy – perde in qualche modo il suo fascino da deus ex machina di se stesso e si confronta con la propria ineluttabile umanità, fatta di errori e fragilità. Attuale nel suo descrivere l’ascesa del fascismo grazie a un villain all’altezza del leader di casa Shelby, la quinta stagione di Peaky Blinders non lesina sull’azione, sull’effetto sorpresa né sul fascino decadente delle pagine di storia che hanno condotto al secondo conflitto mondiale. Sorretta da una sceneggiatura sontuosa, capace di dare spessore anche ai personaggi secondari, la quinta stagione di Peaky Blinders mette in scena la tragedia dell’impossibilità comunicativa all’interno di una famiglia che non è più capace di comprendersi e che deve fronteggiare molteplici cambiamenti.
Bojack Horseman (Netflix, sesta stagione – prima parte)
Nonostante si tratti solo della prima parte della sesta stagione, si può e si deve inserire Bojack Horseman in questa classifica, dato che questi primo 8 episodi si presentano in maniera completamente diversa a tutto ciò a cui siamo abituati. Bojack è sobrio e responsabile ma tutto quello che un tempo pareva dargli conforto adesso sta crollando. In attesa della seconda parte dell’ultima (sigh) stagione, possiamo già dire che Bojack e i protagonisti di Hollywoo non saranno mai dimenticati.
Fleabag ci racconta la vita di una giovane londinese che gestisce una caffetteria a tema porcellino d’india. Questo strano progetto lavorativo era stato avviato insieme alla sua migliore amica, che purtroppo ora non c’è più. Questa perdita ha influito e influisce molto sulla vita di Fleabag, ma c’è anche molto altro: una sorella con una vita perfetta ma nevrotica, un padre assente che si è risistemato dopo la morte della madre, una compagna del padre (interpretata da una splendida Olivia Colman) insopportabile e perfida. La particolarità di questo show è nella struttura narrativa, la protagonista si rivolge spesso allo spettatore, come se fosse un ulteriore personaggio, dialoghi taglienti e ben scritti, una trasparenza e sfrontatezza nel descrivere la vita di una giovane piena di possibilità ma molto confusa. Per ultimo, ma non per importanza, i rapporti con gli uomini di Fleabag non sono mai banali e vengono mostrati senza aver paura di dare troppi dettagli, ulteriore caratteristica che ci fa addentrare nel personaggio. Insomma concludendo Fleabag è una serie da non perdere, sfrontata e molto acuta.
Il 31 dicembre e il 7 gennaio diremo addio a Mr. Robot. Proprio l’ultimo giorno dell’anno è stato scelto come momento in cui mandare in onda in Italia (22 dicembre negli Stati Uniti) la prima parte del doppio episodio conclusivo. Nonostante, nel momento in cui scriviamo, la serie, in Italia, sia ancora orfana del finale non abbiamo dubbi nell’inserirla tra i prodotti televisivi dell’anno, fidatevi. Lo show con protagonista Rami Malek si conferma tra i migliori degli ultimi anni malgrado una trama complessa e al servizio di un tema non di semplice accesso: l’informatica. Tuttavia, lo show si lascia seguire grazie ad una meravigliosa caratterizzazione dei personaggi e a un’anima contemporanea ben definita che ci fa immergere totalmente nei temi più caldi che riguardano il nostro mondo. A valorizzare il tutto una messa in scena di altissimo profilo che in questa ultima stagione trova il proprio exploit nella settima incredibile puntata.
MENZIONE EXTRA: Jack Ryan (Amazon Prime Video, seconda stagione),The End of F***ing World 2 (Netflix, seconda e ultima stagione), La fantastica signora Maisel (Amazon Prime Video, terza stagione), Rick e Morty (Netflix, quarta stagione – prima parte).