Tra le rivelazioni dell’anno, The Boysè ben presto diventata una delle serie di punta di casa Amazon. Irriverente, violenta, scorretta, le vicende dei supereroi più ambigui del mondo del fumetto hanno conquistato l’amore del pubblico grazie a una messa in scena che difficilmente troviamo sul piccolo schermo. Probabilmente il primo blockbuster televisivo: rapporto d’aspetto cinematografico (2.39), scene d’azione degne del grande schermo, CGI elaborata e poco invasiva, fotografia patinata e inquadrature atipiche per la tv. The Boys è uno show che alza l’asticella e ci conferma come Amazon Prime Video abbia fatto della qualità il suo faro. Grandi investimenti per opere da sala cinematografica.
Impossibile non menzionare Sex Education tra le migliori serie dell’anno. Un teen drama che non si risparmia e non ha paura di mostrare e raccontare le spinose tematiche adolescenziali. Come nella miglior tradizione seriale inglese, che risponde al nome di Skins, la serie Netflix ha la capacità di approfondire la sfera adolescenziale senza mai cadere in facili banalità. Si parla apertamente di sesso e sessualità a 360 gradi.
Dal sesso come forza propulsiva, si vanno a toccare anche altri temi come il bullismo, cyber e non, la solitudine, l’essere esclusi e le famiglie disagiate. Il tutto spaziando attraverso il sapiente utilizzo dei generi. Ora si ride, ora si piange. Sex Education rappresenta un vero e proprio punto di svolta per i teen drama.
A questa brillantezza contenutistica va aggiunto un curato comparto visivo, caratterizzato da inquadrature speculari e dicotomie visive, tra colori accesi che spezzano il grigiume dei cieli inglesi. In attesa della seconda stagione, questa prima parte di Sex Education ci ha lasciato a dir poco soddisfatti, soprattutto per ciò che concerne la capacità di raccontare una generazione senza mai scadere nel banale e proponendo un qualcosa di veramente nuovo ed incantevole.
Russian Doll è una stramba e riuscitissima serie. La vita (la morte?) di Nadia viene sconvolta una volta scoperto di essere intrappolata in un loop temporale che la costringe a ritornare in vita nel giorno del suo trentaseiesimo compleanno. La donna cercherà di capire il perché di tale stallo morendo di continuo. I decessi sono sempre dietro l’angolo e rigorosamente bizzarri. Divertente e malinconica allo stesso tempo, Russian Doll si contraddistingue per la freschezza della propria scrittura. Mai scontata, difficilmente banale, la serie tiene il ritmo per tutte le otto puntate che compongono la prima stagione, grazie anche ad una magnetica protagonista. Sicuramente una delle migliori serie Netflix del 2019.
Tra le serie più chiacchierate dell’anno, Love Death & Robots è una raccolta di corti animati, a tema distopico/fantascientifico, che ci dona un caleidoscopio di tecniche e approcci dedicati all’arte dell’animazione. Un viaggio lungo ben 18 episodi, la serie ha da subito monopolizzato l’attenzione del pubblico seriale. Senza dubbio uno dei più grandi successi di Netflix in questo lungo e ricco 2019.
Lo show di HBO è stata una delle sfide televisive più difficili di quest’anno. Tentare di portare su schermo il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons è un lavoro rischioso per chiunque, compreso per una delle major del piccolo schermo. Per fortuna, il lavoro di Damon Lindelof si è rivelato uno dei migliori prodotti televisivi dell’anno grazie ad una scrittura ragionata che omaggia il mondo a cui si ispira senza seguirne pedissequamente la storia proponendo un sequel dalla chiara e marcata vocazione contemporanea. Un gioiello da annoverare nella top 5 delle migliori serie tv del 2019.