5. Billie Eilish: WHEN WE ALL FALL ASLEEP, WHERE DO WE GO
Ebbene sì, la nuova star del momento merita un posto nella nostra classifica del decennio. Oltre alla sua repentina ascesa nello star system, l’album di esordio di Billie Eilish conferma che il progetto è tutto tranne che privo di qualità. La struttura musicale dell’album è variegata e finemente messa insieme da una forte componente melodica che cattura sia l’orecchio meno attento che quello più esperto.
Leggi la recensione completa: Billie Eilish – Il perfetto anti-pop di WHEN WE ALL FALL ASLEEP, WHERE DO WE GO
4. Kanye West: My Beautiful Dark Twisted Fantasy
La personalità di Kanye West lo porta a estremizzare le critiche sulla sua figura: o lo si ama o lo si odia. Se si lascia da parte la maschera che si è cucito addosso e si analizza il suo lavoro da musicista e produttore allora non si può che essere tutti d’accordo sulla sua genialità. Alcuni generi e sonorità si possono letteralmente contraddistinguere tra prima e dopo questo incredibile album, un vero e proprio anno zero per le produzioni future.
Leggi la recensione completa: Kanye West e la sua Beautiful Dark Twisted Fantasy
3. Kendrick Lamar: To Pimp a Butterfly
Con questo disco Kendrick Lamar si è preso tutto. Un album che ha letteralmente rivoluzionato il panorama hip hop elevandolo a un qualcosa di nuovo e unico. Una vera e propria Bibbia che fa uso di free jazz e nu soul e che puntava alla conquista della Casa Bianca. Una rivoluzione fatta musica, un ritorno in grande stile della black music con un nuovo e incredibile profeta.
Leggi la recensione completa: Kendrick Lamar e il golpe del jazz: recensione To Pimp A Butterfly
2. Arctic Monkeys: AM
La consacrazione definitiva della band, album di riferimento massimo del rock anni ’10. Le sonorità si sono fatte minimali ed essenziali, nessuno strumento fa più di quel che è necessario a portare avanti tutte le canzoni dell’album che vengono divorate una dietro l’altra senza sosta. Un album iconico che resterà nel cuore dei fan e negli annali della musica rock.
Leggi la recensione completa: Arctic Monkeys – AM: l’indie rock definitivo
1. Daft Punk: Random Access Memories
Ormai due leggende viventi, i Daft Punk raggiungono un vertice praticamente inarrivabile con la loro ultima fatica. La minuzia sonora e la ricerca di ogni singolo particolare rende RAM un vero e proprio capolavoro musicale. Un concept album che prende le sonorità anni ’70/80 e le rende fresche e contemporanee. Anche in questo caso la musica elettronica è solo il collante per la fusione di una miriade di influenze diverse. Un vero e proprio capolavoro a cui difficilmente si può trovare un difetto.
Leggi la recensione completa: Daft Punk: RAM, genesi di un capolavoro
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