Classifica Rocky: tutti i film della saga dal peggiore al migliore [LISTA]

Per celebrare Rocky, uno dei personaggi più iconici della storia del cinema, abbiamo stilato una classifica dei film nei quali appare.

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4. Creed 2, Steven Caple Jr., 2018

Rocky, Creed 2

Questo è l’ultimo film nel quale appare Rocky Balboa, in veste di mentore ed allenatore di Adonis Creed, figlio di Apollo. Questa pellicola ricalca la struttura di Rocky 4, del quale è un gigantesco omaggio. Difatti il pugile deve vedersela con Viktor Drago, figlio di Ivan che gli fa da allenatore. La vicenda è sicuramente molto citazionistica verso lo storico quarto capitolo della saga. Si tengono infatti due incontri, il secondo dei quali da svolgersi in Russia. L’allenamento non ortodosso di Adonis ricorderà quello del suo allenatore andando a rafforzare nuovamente la parte nostalgica del film. Ma questo Creed 2 ha il merito di prendere uno dei film più amati dell’intera storia di Rocky e migliorarlo.

Difatti la componente politica è quasi del tutto assente, se non in qualche sottotraccia dimenticabile. La rivalità tra i pugili è genuina e si basa sull’evento sportivo, lasciando da parte i demoni del passato che riguardano i loro padri. La storia al di fuori del ring è meno intensa rispetto al primo Creed o ai precedenti film della saga, ma riesce comunque a coinvolgere, ricordandoci sempre come quello sbruffone di Adonis Creed sia solo un ragazzo con un passato difficile e un presente in cui fatica a barcamenarsi.

Nota di assoluto merito a Tessa Thompson. L’attrice interpreta Bianca, cantante e moglie di Adonis. Davvero ottima la sua performance recitativa oltre che canora: la canzone cantata da lei che accompagna l’ingresso al ring di Creed nell’ultimo incontro è la più intensa, coinvolgente e adrenalinica della saga. Vedere per credere.

3. Rocky II, Sylvester Stallone, 1979

Rocky II

Se il primo film ci aveva raccontato l’epica genesi di un grande pugile, questo secondo ha il merito di portare Rocky nella leggenda. La pellicola si centra principalmente sull’animo dell’uomo, lasciando da parte per larghi tratti quella del pugile.

Difatti Rocky per amore della sua Adriana non vuole più combattere, prova a trovarsi un lavoro dignitoso e sperpera tutto ciò che aveva guadagnato col primo incontro con Apollo Creed. La dolcezza col quale ci viene raccontato il dramma interiore dello Stallone Italiano è notevole, esattamente come la spietatezza con la quale il film ci mostra l’incapacità di Rocky di trovare il suo posto nel mondo al di fuori del ring.

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Il combattimento finale è solo la naturale conseguenza degli eventi che ci vengono narrati. Difatti Rocky è un pugile e sempre lo sarà. Nel momento in cui ottiene la benedizione della sua amata moglie riprende la sua strada senza mai più lasciarla, seguendo sempre i consigli di Mickey, il burbero allenatore che accompagna Rocky fino alla fine. Un viaggio nell’animo di un uomo che trova nell’amore la forza per divenire quello per cui era destinato.

Nota d’onore per il Bullmastiff di Rocky, Birillo, che è interpretato dal cane che Sylvester Stallone dovette vendere per fame e che ricomprò con i soldi ottenuti dal primo Rocky; una delle storie di amore tra cane ed uomo più belle di sempre.

2. Creed – Nato per combattere,  Ryan Coogler, 2015

Rocky, Creed

Primo dei due film che celebrano il ritorno e la fine del personaggio di Rocky Balboa, questa pellicola regala una delle migliori interpretazioni drammatiche della carriera di Sylvester Stallone. Infatti in quest’opera Rocky deve affrontare una complicata parte della sua vita. La sua amata Adriana è morta e lui è malato di cancro.

Nel frattempo deve preparare il giovane Adonis Creed ad un incontro molto duro che potrebbe portarlo nell’olimpo della boxe mondiale. Il film è fluido e arriva piacevolmente alla fine, mostrandoci tutto il background del ragazzo e del suo amore per Bianca. Tuttavia, sebbene Rocky non sia il protagonista, l’attenzione degli spettatori viene catturata magneticamente da uno Stallone da Oscar.

Gli allenamenti con Adonis in ospedale, il viso stanco del pugile che deve subire la chemioterapia, oltre al rapporto che riesce ad instaurare col turbolento ragazzo, rendono questo film una vera perla. Il giovane Creed è il protagonista ed è lui a combattere nella splendida sequenza finale. Micheal B. Jordan è eccellente in ogni aspetto, ma Rocky Balboa trasforma quello che avrebbe potuto essere un banale film di boxe, in un vero dramma umano e sportivo.

1. Rocky, John G. Avildsen, 1976

Rocky

Il primo amore non si scorda mai. Il primo film di Rocky (stasera alle 21:35 su Nove) è uno di quei film che hanno fatto la storia di Hollywood. L’evoluzione di un pugile di periferia che si limita a sopravvivere e che si trova, quasi per caso, a combattere per il titolo mondiale, è la perfetta rappresentazione del sogno americano. Tuttavia il film è molto ma molto di più.

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La vita difficile e tribolata di un delinquente di quartiere che riesce a trasformarsi grazie al pugilato. Apollo Creed, il campione del mondo, gli dona una chance che lui non butta via, grazie all’immenso cuore e alla feroce tenacia che lo Stallone Italiano metterà in mostra nell’arco dell’intera saga. Rocky trova la forza di cambiare, di abbandonare la facile vita della malavita per la quale non è tagliato, e divenire un uomo migliore per la sua Adriana, timida commessa di un negozio di animali.

Lei è la sua linfa, gli dona il cane Birillo per tenergli compagnia durante gli allenamenti e lo supporta quando ne ha bisogno. In quest’opera vengono inaugurati alcuni canoni che poi verranno ripercorsi durante tutta la saga, come gli allenamenti non ortodossi. Difatti Rocky, mentre Apollo si allena in palestra normalmente, prende a pugni i quarti di bue nella cella frigorifera dove lavora il suo amico Paulie, fratello di Adriana.

Stallone in quest’opera getta le base per la creazione di un personaggio che diventerà vera leggenda tramutandosi simbolo di un’intera città, Philadelphia, dove adesso sorge una statua del pugile. Impossibile non citare la celeberrima scalinata della città dell’amore fraterno sulla quale Rocky corre e sopra la quale alza le braccia al cielo al termine dell’allenamento in un gesto così famoso da essere imitato da tutto il mondo. Un personaggio immaginario che conquista una città, questo è Rocky. Lo Stallone Italiano è prima di tutto un uomo e poi, solo poi, un grande pugile. Questa è la filosofia che segue questo film e alla quale Rocky rimarrà fedele durante tutte le opere successive.

Statua Rocky

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