L’intervista di Harvey Weinstein farà sicuramente discutere, forse anche più quel vaso di Pandora scoperchiato dal #MeToo. Nonostante gli abusi e gli stupri comprovati, al punto che lui ha patteggiato nella causa civile intentatagli dalle vittime, l’orco di Hollywood ha recentemente affermato che tutto il suo buon lavoro fatto per le registe donne verrà dimenticato.
“Mi sento come un uomo dimenticato. Proprio io che per primo ho fatto fare più film a registe donne di chiunque altro. Non adesso, che è di moda ma molto prima. Sono stato io ad aprire la strada”
Questa intervista, rilasciata al The Post poco dopo un intervento alla schiena causa incidente d’auto, è stat fortemente voluta da Harvey Weinstein. Il motivo? Vuole essere ricordato per quello che è stato e non per quello che è oggi. Ossia, dice lui, un grande produttore che ha sdoganato il cinema femminile, pioniere delle registe donne ad Hollywood.
“Voglio che questa città riconosca chi ero e non quello che sono diventato. Il mio lavoro è stato dimenticato, tutto è sparito a causa di quello che è successo”
Recentemente, l’orco di Hollywood è stato accusato di esagerare circa la sua precaria condizione fisica. In udienza, si è presentato con un deambulatore con un passo a dir poco claudicante. A differenza del giorno dopo dove sembrava essere abbastanza in forma, al punto di non necessitare di alcun supporto.
Non contento, ha anche rincarato la dose tirando in ballo Gwyneth Paltrow, attrice premio Oscar proprio con il “suo” film Shakespeare In Love. Un’attrice che secondo Harvey Weinstein è migliorata proprio grazie a lui. Anche a livello di conto bancario giacché era la donna che guadagnava più di tutti nel circuito indipendente. Anche più degli uomini. Sembra che questo però lo abbia fatto sentire autorizzato ad importunare la Paltrow, mandando Brad Pitt su tutte le furie.
Per completare il quadro, fondamentale il racconto di un ritorno alle umili origini del Queens di Weinstein, utili a dare l’impressione del tanto caro selfmade-man a stelle e strisce.
“Ho ottenuto il successo solo grazie a me stesso. Non avevo soldi e sono riuscito a tirare su un impero come la Miramax”, chiude Harvey Weinstein
Ricordiamo che il 6 gennaio ci sarà la causa penale di quanto commesso dall’ormai ex produttore. Difficilmente questa intervista riuscirà ad intenerire la corte, soprattutto per i suoi toni a dir poco surreali. Con la speranza che almeno negli Stati Uniti, la nenia del “ha fatto anche cose buone” non attacchi.
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