Hanna Karin Blarke Bayer, o Anna Karina come pseudonimo utilizzato per la sua vita da star del cinema. Attrice, cantante, musa del regista Jean-Luc Godard ma soprattutto icona di uno dei movimenti cinematografici più importanti di sempre: la Nouvelle Vague. Aveva 79 anni ed è morta, perdendo la sua battaglia contro il cancro.
Appena compiuti 18 anni, Anna Karina andò a Parigi, sul finire degli anni Cinquanta. Lì incontro personalità come Coco Chanel e Pierre Cardin, cambiando il suo nome in quello che conosciamo tutti. Il primo a metterle gli occhi addosso fu l’allora critico Jean-Luc Godard, all’epoca critico dei Chaiers Du Cinema ancor prima che regista.
L’esordio cinematografico di Anna Karina avvenne infatti proprio con il secondo film di Godard, Le Petit Soldat. Film che uscì solo tre anni dopo a causa di varie controversie con la censura francese di allora. Ma dal film del 1960 in poi, iniziò un vero e proprio sodalizio con il regista che durò per ben sette film in sette anni consecutivi. Fino al 1968, anno in cui i due divorziarono.
In seguito, il curriculum di Anna Karina si ampliò con grandissimi nomi, quali Fassbinder, Visconti e Rivette. Un Orso d’Argento come miglior attrice protagonista nel 1961 per La Donna È Donna, più di trenta film all’attivo. La sua “terribile volontà di essere amata“, avrà trovato pieno compimento in tutti gli amanti del cinema. Oggi ancor di più.
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