Harvey Keitel è un attore della vecchia guarda hollywodiana. Talento indiscusso e grande classe, ha partecipato a svariati film, dando sempre il suo contributo. In questo periodo è apparso nell’ultimo lavoro di Martin Scorsese, The Irishman, interpretando il boss mafioso Angelo Bruno.
In una recente intervista a Collider, Harvey Keitel, si è sbottonato sia sul suo rapporto col regista di Taxi Driver che sulla produzione de Le Iene, il primo film di Quentin Tarantino.
Parlando di Scorsese, l’attore protagonista de I Duellanti di Ridley Scott, ha raccontato la sua esperienza insieme al regista.
Marty viene dal Lower East Side di New York, da Little Italy. La sua educazione è molto simile alla mia; tranne che per il fatto che lui ha studiato cinema al college al contrario di me. Tuttavia, per quel che riguarda la nostra discendenza, sembriamo gemelli. Lui è di origine italoamericana; io invece provengo da una famiglia ebraica di origini rumene. Dove sono cresciuto io, a Coney Island, negli anni ’50 c’erano persone che venivano da tutto il mondo. Marty era simpatico, molto semplice, ed era spaventato quanto me di essere al mondo. Quindi ci siamo quasi tenuti per mano camminando lungo quelle brutte strade.
Durante la stessa intervista, Keitel ha anche raccontato come, avendo letto al sceneggiatura de Le Iene, volle produrre il film.
Associando il mio nome al film abbiamo raccolto dei soldi. Non volevo un regista di successo, cercavo un’esperienza di vita durante la quale avrei potuto imparare qualcosa su me stesso, su dove diavolo stessi andando e se mai ci sarei arrivato.