Questo film rappresenta un vero unicum per quel che riguarda la filmografia Disney in ambito musicale. Non solo perché nessuno dei personaggi canta, eccezion fatta per unico brano all’inizio, ma anche perché l’intera colonna è scritta e cantata in più lingue da un gigante della musica mondiale, Phil Collins.
Difatti la voce che sentiamo nel cartone è proprio quella dello storico frontman dei Genesis, cosa che rende ogni singolo brano maestoso. Abbiamo scelto questo in particolare poiché rappresenta la genesi di Tarzan; il bambino sperduto nella foresta che impara a vivere con i gorilla e sopravvivere ai mille pericoli della natura selvaggia.
Le note accompagnano perfettamente le immagini nelle quali vediamo la transizione da bambino ad adulto di Tarzan e dei suoi amici; dal momento nel quale il protagonista è solo un “figlio dell’uomo” come dice il titolo a quello nel quale diventa il re della foresta.
Phil Collins semplicemente meraviglioso nella sua dizione italiana, godetevelo
9° Ieri era zero, Hercules, 1997
Avremmo mai potuto fare una classifica del genere, basata sulle canzoni Disney, e lasciar fuori il coro gospel più famoso della storia dei cartoni animati? Ovviamente no.
In questo brano le muse, in due minuti assolutamente indimenticabili, ci raccontano delle imprese di Hercules, del suo passaggio da zero a mito. Le immagini a schermo sono velocissime e super ritmate, perfette per seguire il ritmo sincopato della musica.
Con tagli rapidi ci vengono mostrate le varie fatiche di Ercole con le quali sconfigge i peggiori mostri di Grecia e tutti i vari riconoscimenti che l’eroe ottiene, tipici della cultura pop. Ad esempio deve firmare autografi, lancia una linea di calzature e lascia le sue impronte (insieme a quelle di Pegaso) su una sorta di walk of fame arcaica; tutto sotto lo sguardo furioso di Ade.
Però il film riesce anche a dare uno schiaffo dopo questa meravigliosa esplosione di energia. Uccidere mostri e divenire ricco rende Hercules un vero eroe? Ovviamente no.
Una delle perle più luminose della storia della filmografia Disney, assolutamente imperdibile.
8° Urca urca tirulero, Robin Hood, 1973
Questa, tra le più iconiche tra le canzoni Disney, si pone sullo stesso fil rouge del brano che la seguirà in classifica. Difatti le note vengono suonate da un gallo menestrello, Cantagallo, che ci presenta i due protagonisti della storia, Robin Hood e Little John.
Non solo, la nostra voce narrante ci mostra anche quello che sarà l’antagonista dei nostri eroi, lo sceriffo di Nottingham. Il ritmo della musica è allegro e gioviale e tutta la scena è contornata di sorrisi e divertimento.
Tutto si amalgama perfettamente ai colori pastelli accesissimi di questa intro. Esattamente in antitesi con quella del film di cui parleremo alla prossima posizione. In quel caso tutti i colori sono spenti e la musica è grave.
Urca urca tirulero è una di quelle frasi che ormai chiunque dice in una giornata di sole. Poco, ma sicuro.
7° Le campane di Notre Dame, Il Gobbo di Notre Dame, 1996
Questo brano rappresenta probabilmente il miglior intro musicale della storia della Disney. Nei 5 minuti di durata della canzone, ci viene presentato tutto: la storia di Quasimodo, la malvagità di Frollo e il destino del piccolo gitano salvato sulle scale di Notre Dame.
Il ritmo ricorda i canti sacri che venivano cantati in Chiesa, alternati a momenti di parlato che fanno da collante a tutto ciò che vediamo su schermo.
Il giullare Clopin, nelle sue vesti di Cicerone, ci guida fin dentro il cuore di una storia, tra le più commoventi della storia della Disney.
Chi è il vero mostro? Chi è brutto dentro o brutto a veder?
6° E’ una storia sai, La bella e la bestia, 1994
Questo brano, che nella tracklist porta il titolo de “La bella e la bestia”, ma universalmente conosciuta come il titolo che vi abbiamo riportato, è uno di quelli che hanno fatto la storia della discografia Disney.
La colonna sonora del film vinse il Golden Globe nel 1992 mentre il brano in esame vinse addirittura il premio oscar nello stesso anno come miglior singolo.
Scritta da Howard Ashman e messa in musica da Alan Menken, la canzone rappresenta uno dei momenti più famosi e commoventi dell’intera storia della casa di Topolino. Sulla dolce voce di Isa Di Marzio (e de “La signora in giallo” Angela Lansbury nella versione originale) Belle e la Bestia si lasciano andare ad un ballo nell’enorme sala vuota del castello.
Tutta la servitù, trasformata in oggetto, della casa li osserva compiaciuti. La melodica è lenta e pacata e dà il tempo ai protagonisti di sciogliere l’imbarazzo e trovare il modo di danzare in una ripresa che si fa mano mano più lontana per lasciare ai due il loro momento.