Una storia che ha dell’incredibile quella raccontata qualche anno fa da Noel Blanc, figlio del leggendario Mel Blanc, iconico doppiatore statunitense. Ma andiamo con ordine.
Mel Blanc, nel corso della sua lunga e luminosa carriera, ha prestato la voce a innumerevoli personaggi animati, tra cui spiccano i Looney Tunes. Blanc entrò nel cuore di tutti gli americani grazie al suo incredibile talento che gli valse il soprannome “l’uomo dalle mille voci”.
Bugs Bunny, Duffy Duck, Porky Pig sono solo alcuni dei personaggi a cui Mel donò la voce in tanti anni dietro il microfono. Le caratterizzazioni delle celebri icone animate lo consegnarono ben presto alla leggenda. Proprio questo amore nei suoi confronti portò a una proporzionale apprensione per le sue sorti dopo un terribile incidente d’auto nel 1961.
L’incidente di Mel “Bugs Bunny” Blanc
Mentre stava tornando a casa lungo Sunset Boulevard dopo una giornata di lavoro a San Francisco, a bordo della sua Aston martin, il doppiatore si scontrò con un altro veicolo sulla celebre Dead Men’s Curve riportando gravi lesioni alle gambe e al bacino oltre a una gravissima tripla frattura del cranio. Blanc riversava in gravissime condizioni e fu trasportato d’urgenza all’ospedale più vicino.
L’attore cadde immediatamente in coma e per due settimane la moglie e il figlio rimasero al suo capezzale nel vano tentativo di rianimarlo con le proprie voci. Per due lunghe settimane, Mel non diede segno di ripresa e tutti davano la sua dipartita come scontata…fino all’arrivo di un geniale medico. Come raccontato dal figlio Noel, uno dei neurologi dell’ospedale, un giorno, tentò un approccio completamente nuovo, chiese: “Come ti senti oggi, Bugs Bunny?” ricevendo come risposta, con una flebile voce “Eh … bene, Doc. Come stai?” . Il medico non poteva credere di essere riuscito a smuovere la coscienza addormentata con un tale stratagemma e insistette ulteriormente ma, questa volta, interrogando il canarino Titti. La risposta fu un classico “I tawt I taw a puddy tat” (mi è semblato di vedele un gatto!).
Il medico ne fu talmente sorpreso che in seguito non seppe dare una spiegazione al successo ottenuto commentando con un laconico: “Sembrava che Bugs Bunny stesse cercando di salvargli la vita”.
Un altro neurologo, anni dopo, invece, tentò di spiegarla in questo modo: “Blanc era un professionista così attento e infaticabile che i suoi personaggi vivevano protetti nelle profondità del suo inconscio, lontano dai danni cerebrali. La domanda del dottore deve essergli sembrata quella di un regista”.
Ci vollero sette mesi a Blanc per riprendersi del tutto dal terribile incidente ma la sua lunga carriera non subì nessuno stop. Il doppiatore continuò a lavorare fino alla morte avvenuta nel 1989.
E come recita il suo epitaffio con gentile concessione di Porky Pig: “THAT’S ALL FOLKS”!
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