Nonostante il grande lavoro preliminare per costruire il personaggio, la performance migliore di De Niro arrivò per caso. La celebre scena dello specchio infatti, fu totalmente improvvisata; la sceneggiatura diceva solo: «Travis guarda nello specchio». Per la frase «Dici a me?» l’ispirazione gli venne nientemeno che dal Boss Bruce Springsteen, di cui aveva appena visto un concerto. Quando il pubblico gridava il suo nome, il cantante rispondeva «You talkin’ to me?».
7. Gusti da vero serial killer
A destra il serial killer Ed Gain; a sinistra l’attore Cameron Britton nei suoi panni, in Mindhunter 2.
La celebre scena di Taxi Driver ambientata nel coffee shop, sembra avere un precedente “illustre” nella storia dei serial killer… In questa scena Travis ordina una torta di mele con formaggio fuso, accostamento particolare che fa storcere il naso, che non è però di sua invenzione (né di Scorsese o Schrader). A chiedere lo stesso piatto molti anni prima sarebbe stato, nella realtà, il serial killer Ed Gein, la cui storia è stata raccontata di recente in Mindhunter. Il giorno del suo arresto, Gein avrebbe chiesto alla polizia una fetta di torta di mele con formaggio fuso, in cambio di una confessione completa.
8. Il (finto) taglio alla moicana
Uno dei simboli più iconici di Taxi Driver, la cresta di Travis, era in realtà solo una finzione… Il taglio alla moicana, durante la Guerra in Vietnam, indicava che i soldati erano pronti al sacrificio; per questo Scorsese decise che, a un certo punto, Travis doveva tagliarsi i capelli in questo modo. De Niro però, non girò le scene in ordine cronologico e dovette quindi ricorrere a una particolare protesi che lo facesse apparire rasato, sopra la quale sono stati applicati dei crini di cavallo.
Forse la curiosità su Taxi Driver più assurda. Lo scontro tra Scorsese, l’MPAA e i dirigenti della Columbia Pictures per i contenuti espliciti di questo film è entrato nella storia. Ci sono molte voci leggendarie sull’episodio: c’è chi sostiene che Scorsese fosse tanto combattuto da volersi togliere la vita; altri sostengono che abbia minacciato la produzione portando una pistola alla Columbia Pictures. Oggetto dello scontro, ovviamente, l’ultima sanguinolenta scena. Dopo un’intera notte di persuasione da parte dei suoi amici, Scorsese decise di desaturare i colori della scena e, solo dopo questa operazione, ottenne il Rating.
10. Taxi Driver: manifesto femminista
In un’intervista rilasciata al critico Roger Ebert dopo l’uscita del film, Martin Scorsese ha dato una chiave di lettura inedita del suo film. Ha infatti parlato di Taxi Driver come del suo «film femminista, perché porta il machismo alla sua logica conclusione: l’uomo migliore è l’uomo che può ucciderti. Questo film mostra quel tipo di pensiero, mostra il tipo di problemi che alcuni uomini hanno, rimbalzando avanti e indietro tra la loro percezione delle donne come dee e puttane».
11. Taxi Driver: canto del cigno di Bernard Herrmann
La moglie di Bernard Herrmann racconta che quando Scorsese, allora relativamente sconosciuto, chiese al marito di comporre la partitura per Taxi Driver, egli inizialmente rifiutò: «Non scrivo musica per film in auto». Il celebre compositore accettò solo dopo aver letto la sceneggiatura, e poi scrisse una musica molto originale perfetta per sottolineare le dissonanti emozioni di Travis. Hermann aveva già composto le colonne sonore di film cult come Quarto Potere e Psycho. Tutta la musica per Taxi Driver fu registrata in due giorni e il compositore morì poche ore dopo aver concluso il tema dei titoli di testa e di coda.
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