Il 6 novembre 2014 esordiva nelle nostre sale Interstellar (stasera alle 21.04 su Canale 20), nono film di Christopher Nolan. L’opera è una delle più amate e discusse della filmografia del cineasta inglese. Tra i numerosi temi al centro dei dibattiti legati al film troviamo senza ombra di dubbio il complesso finale, di cui abbiamo tentato di darvi una spiegazione in questo articolo.
Il finale, però, a quanto pare, non è sempre stato concepito come quello a cui gli spettatori di tutto il mondo hanno assistito.
Durante un evento dedicato al film, Jonathan Nolan – fratello di Christopher e co-sceneggiatore di Interstellar – ha dichiarato a Nerdist che il finale originariamente pensato dagli autori era molto più oscuro:”Il ponte di Einstein-Rosen (il wormhole) sarebbe dovuto collassare mentre Cooper cercava di spedire e comunicare i dati”.
Le conseguenze del finale alternativo di Interstellar
A cosa avrebbe portato il collasso del wormhole? Jonathan Nolan non chiarisce gli sviluppi del finale alternativo ma le strade sono sostanzialmente due:
Il collasso del wormhole porta Cooper (Matthew McConaughey) alla morte condannando l’umanità all’estinzione.
Pur morendo, l’astronauta riesce ad inviare i dati alla figlia e in questo modo a salvare la razza umana.
In entrambi i casi non avremmo assistito all’intenso incontro tra Cooper e l’ormai anziana figlia Murph (Jessica Chastain) e di conseguenza neppure alla sua partenza verso Edmunds per tentare di salvare la collega Brand (Anne Hathaway).
E voi cosa ne pensate? Avreste preferito questo oscuro e pessimista finale o siete affezionati al dolce amaro dell’opera definitiva? Ditecelo nei commenti!