Micheal Madsen è uno di quegli attori che viene costantemente associato ad un regista che lo vuole sempre nei propri film.
Nel caso specifico il cineasta è niente meno che Quentin Tarantino che ha di fatto lanciato la carriera di Madsen.
Micheal Madsen è uno di quegli attori che viene costantemente associato ad un regista che lo vuole sempre nei propri film.
Nel caso specifico il cineasta è niente meno che Quentin Tarantino che ha di fatto lanciato la carriera di Madsen.
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Infatti l’attore ha recitato ne Le Iene, il film d’esordio del regista di Knoxwville nel 1992, in Kill Bill, in The Hateful Eight e anche, sebbene per pochi frame, nell’ultimo C’era una volta a…Hollywood.
Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica, ed anche il rapporto tra Micheal Madsen e Quentin Tarantino non fa eccezione; tanto che sarebbe potuto non esserci proprio.
A rivelarlo è lo stesso attore nel recente documentario QT8: The First Eight, nel quale vari collaboratori del regista, raccontano aneddoti e retroscena, come quelli incredibili  avvenuti sul set di Bastardi senza gloria rivelati da Eli Roth.
Madsen ha infatti dichiarato che non avrebbe voluto interpretare il personaggio di Mr. Blonde poichè, nel film, avrebbe dovuto morire per mano di Mr. Orange, interpretato da un giovanissimo Tim Roth.
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Non volevo essere ucciso da Tim Roth. Ero tipo “Ehi amico, chi è Tim Roth?” Lascerei che Harvey Keitel (Mr. White ne Le Iene) mi uccida, ma non voglio essere ucciso da Tim Roth.
Tuttavia il film è stato concluso nel migliore dei modi: Mr. Blonde è perito per mano di Mr. Orange, come sceneggiatura voleva e Micheal Madsen ha accettato la bravura del talentuoso Tim Roth.
Alla fine delle riprese un giorno, ci siamo abbracciati. Eravamo entrambi coperti di sangue di scena che, quando inizia ad asciugarsi, diventa estremamente appiccicoso e quindi non siamo riusciti a separarci. Eravamo bloccati insieme. La gente del guardaroba era convinta che se ci fossimo divisi con la forza avremmo fatto a pezzi i vestiti .
Tutto è bene quel che finisce bene insomma.