Dopo l’incredibile successo dell’omonimo videogioco, Netflix gioca la carta serie tv.
Entrambe le opere sono tratte dalla serie di romanzi e racconti di Andrzej Sapkowski, creatore del mondo di The Witcher. Al Lucca Comics and Games abbiamo avuto l’opportunità di ascoltare la showrunner Lauren Schmidt Hissrich e le due protagoniste femminili Anya Chalotra (che interpreta Yennefer) e Freya Allan (Ciri). Lauren Schmidt Hissrich ci ha confidato di essere un’ardita fan delle opere di Sapkowski e di averle lette ben un anno prima della chiamata di Netflix. Ha chiarito inoltre le varie divergenze con il famosissimo videogioco mettendo in chiaro come i tue format artistici abbiano molto in comune usando però linguaggi spesso contrapposti.
Una delle sfide più grandi è stata quella di riassumere qualcosa come 4000 pagine in una serie televisiva, rispettandone i tempi e le dinamiche. Lo stesso Sapkowski è stato interpellato in merito per mantenere il massimo rispetto delle sue opere. Sempre Lauren Schmidt Hissrich comunica che i tempi han costretto ad anticipare alcune situazioni, altrimenti il personaggio di Ciri (ci ride su) sarebbe apparso alla terza stagione. Per completare l’intero arco narrativo che unirà i tre protagonisti, sono stati aggiunti alcuni personaggi. Ciri si troverà completamente sola a lungo ed è stato necessario l’utilizzo di un nuovo personaggio per estrapolare al meglio i pensieri della ragazza. Per differenziare la serie dal videogioco la produzione ha scelto di girare il tutto con il minor utilizzo possibile di computer grafica. Un ulteriore distacco dalla controparte ludica è incentrato sull’uso e il disegno dei costumi.