Bong Joon Ho, il regista di Parasite, film vincitore della palma d’oro all’ultimo festival del cinema di Cannes, ha recentemente mostrato, durante un intervista al sito Collider, il suo apprezzamento per una delle serie tv di punta di Netflix, Mindhunter.
Difatti il regista coreano, famoso anche per altri film come Snowpiercer,ha espresso la volontà di dirigere un episodio del fortunato prodotto, prodotto da David Fincher, nella prossima stagione.
Ho abbastanza conoscenza del libro originale perché quando lavoravo su Memories of Murder ho dovuto leggere molto sui serial killer americani e, ovviamente, mi sono imbattuto in questo libro, che è scritto dal primo profiler di assassini. Questo volume è stata in pratica la bibbia alla base di quel film.
Queste le parole di Bong Joon Ho con le quali fa riferimento ad un testo specifico di importanza capitale per al produzione della serie Netflix.
Essa è stata scritta dall’agente in pensione dell’FBI John E. Douglas e narra delle sue esperienze nella profilazione di assassini di massa come Wayne Williams e Edmund Kemper.
Le loro storie, come quelle di altri famosi criminali, come Charles Manson, sono divenute la base della sceneggiatura della popolare serie Netflix.
Nella stessa intervista a Collider poi, Bong Joon Ho, ha dichiarato come nella sua vita di cinefilo e cineasta, il film che ha maggiormente visto ossessivamente è stato Psycho, l’immortale capolavoro di Alfred Hitchcock. Questo però, fin prima di divenire padre.
In seguito infatti la pellicola che narra la storia di Norman Bates sarebbe stata sostituita da Il mio Vicino Totoro, dello studio Ghibli, film preferito del figlio e rivisto, a detta del regista coreano, almeno 100 volte.