«Egli fu Mikimix, cantante insignificante, dal cui autodisgusto nacque il se stesso odierno.»
Mikimix. Mai sentito questo nome? Andiamo con ordine. L’idea della re-invenzione è un’idea che ricorre spesso nell’opera di Caparezza, alias Michele Salvemini, uno dei più importanti artisti della scena rap (e non) italiana degli ultimi vent’anni. Non è un caso, perché la reinvenzione sta all’origine della carriera stessa di Caparezza. Prima, perché c’è stato un prima, di diventare il “signor Rezza Capa” (come apostrofato da una parodia di Bruno Vespa in una canzone), Salvemini era già attivo in musica, anche se oggi in molti non se ne ricordano.
La prima “incarnazione” di Caparezza si chiamava Mikimix, un cantante ben diverso da quello che conosciamo noi oggi: mancante di tutta quell’irriverenza e di quello spirito provocatorio che ne avrebbero caratterizzato lo stile in seguito, Mikimix proponeva un pop/rap semplice, non particolarmente ambizioso né tagliente. Non seguiva ancora, insomma, la “legge dell’ortica”. Negli anni ’90, attivo come Mikimix, Salvemini pubblicò ben due album: Tengo duro, nel 1996, e La mia buona stella, nel 1997.
Proprio da quest’ultimo album venne tratto il singolo E la notte se ne va. Questa canzone venne cantata da Mikimix a Sanremo 1997, nella sezione “nuove proposte”, ottenendo però scarso successo. Potete vedere il video dell’esibizione qui sopra. L’esibizione di Sanremo fu il culmine di una serie di esperienze, dal Festival di Castrocaro alla conduzione di un programma musicale con Paola Maugeri, che lasciarono il cantante pugliese insoddisfatto dei propri risultati artistici.
Fu allora che, ritiratosi nuovamente a Molfetta, sua città natale, Michele Salvemini decise di “ricominciare da Capa“. Infatti due demo, Ricomincio da Capa e Zappa, più un album collaborativo, Con Caparezza… nella monnezza, usciti tra il 1998 e il 1999, fecero da preludio alla completa rinascita dell’artista. Giunto l’anno 2000, l’album ?! (già tutto un programma dal titolo), segnò la fine definitiva di Mikimix, e l’inizio della carriera ben differente di colui che oggi è noto, e amato, come Caparezza.