Vince Gilligan:”Sono i film di m***ad uccidere il cinema, non lo streaming”

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Intervistato durante il red carpet statunitense di El Camino, l’atteso film di Breaking Bad, Vince Gilligan si inserisce nella diatriba che sta coinvolgendo il cinema contemporaneo. Nello specifico, quella tra Netflix e lo streaming, visti da molti critici e registi come la morte del cinema da sala.

In molti pensano che la fruizione in streaming sia deleteria per moltissimi aspetti. Non tanto produttivi quanto più per il cinema inteso come istituzione. Insomma, se le sale stanno chiudendo sembra essere colpa di Netflix e dello streaming. Ma non per Vince Gilligan che ha detto la sua riguardo questo scontro dialettico, schierandosi dalla parte della fruizione streaming con una dichiarazione molto forte sullo streaming.

Nello specifico, Vince Gilligan dà piena colpa ai film brutti, apostrofandoli come “crappy“. Un epiteto poco carino che paragona alcuni film alle feci. Per usare un eufemismo. Secondo il regista è dunque colpa di questi film se la gente diserta le sale preferendo una più comoda fruizione streaming.

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“Non credo che lo streaming stia danneggiando il cinema. La vera colpa si trova nei film di merda, nei remake dei remake dei remake. Queste cose stanno danneggiando molto di più il cinema rispetto allo streaming”, spiega Vince Gilligan

In altre parole, la mancanza di originalità da parte di sceneggiatori e scrittori è l’unica cosa da dover additare ed incolpare. Non certo chi invece dà piena disponibilità a fare qualcosa di originale, esattamente come è accaduto a Gilligan e alla sua creatura perfetta, Breaking Bad.

Benzina sul fuoco, dunque. La polemica non cesserà certo di esistere e per certi versi, continuerà più feroce di prima. Chi si aspettava una dichiarazione funzionale a smorzare o attenuare le polemiche, non ha trovato ciò che sperava. Vedremo se qualcuno replicherà a Gilligan, come accaduto recentemente tra Martin Scorsese e Robert Downey Jr. in merito ad un’altra polemica contemporanea: i cinecomics sono o non sono cinema? Ai posteri le ardue sentenze.