Marco Giallini attacca i figli di papà: “Facevo l’imbianchino, mica il pizzaiolo a New York coi soldi di papà”

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Marco Giallini è forse uno degli interpreti più amati del cinema italiano contemporaneo, con una carriera che spazia dagli episodi di Romanzo Criminale, al grande successo raggiunto con il ruolo di Mazinga in A.C.A.B, che lo ha lanciato al grande pubblico. Romano verace e senza peli sulla lingua, l’interprete di Perfetti Sconosciuti si è raccontati ai microfoni dei Lunatici, il talk di Radio 2.

Marco Giallini si descrive come un uomo rissoso, che non ha paura nemmeno del diavolo. Perciò non sorprende che l’attore non si faccia problemi a dire quello che pensa, come aveva già fatto a inizio anno quando aveva attaccato il perbenismo in Italia. Nel corso della sua recente intervista, ora, attacca i giovani d’oggi che fingono di attraversare mille difficoltà con la certezza di avere qualcuno che paga per i loro errori. Ha raccontato:

Ho fatto l’imbianchino per otto-nove anni. Non come quelli che oggi vanno a fare i pizzaioli a New York ma a casa hanno papà che paga con cento milioni di euro.

Poi, ricordando gil anni della sua giovinezza, ha raccontato: Per entrare da qualche parte, da ragazzino, dovevo dare le spinte. Ero ai margini della città. Adesso, invece, si atteggiano a ragazzi di strada. Mi fanno ridere.

Marco Giallini, inoltre, non le manda a dire nemmeno ai giornalisti, di cui lamenta una certa mancanza di immaginazione nel porre le domande, visto che si sente rivolgere sempre le stesse questioni, intervista dopo intervista. Mi chiedono sempre di mia moglie morta, ha detto, prima di passare al romano e aggiungere: m’hanno rotto er ca***.

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