Una new entry “by the order of Peaky Blinders“? È possibile secondo lo sceneggiatore Steven Knight che dopo il flop di Serenity si è riscattato pienamente con la quinta stagione di Peaky Blinders. Attraverso un’intervista rilasciata al The Guardian, Knight ha rivelato di aver ricevuto molte telefonate da parte di personalità dello spettacolo che gli hanno chiesto un ruolo.
Tra questi, spicca sicuramente il nome di Brad Pitt. Fresco di una doppietta di successo di pubblico, come Ad Astra e C’era Una Volta A… Hollywood, l’attore ha telefonato personalmente a Steven Knight per chiedere una parte in questa serie che è già diventata cult. E non solo lui. A Brad Pitt si affiancano due nomi a dir poco particolari, come Snoop Dogg e A$AP Rocky, rispettivamente rapper e trapper di cui sarebbe superfluo aggiungere altro.
Nel caso di Snoop Dog, ricordiamo che ha recentemente scritto una cover in salsa rap dell’iconica sigla di apertura di Peaky Blinders, Red Right Hand, campionando la famosa base che si apre con il rintocco di una campana. Ovviamente di tutt’altro genere rispetto all’originale cantata da Nick Cave.
“Ho ricevuto parecchie telefonate, da Brad Pitt a Snoop Dog così come da A$AP Rocky. Tutti mi chiedevano una parte in Peaky Blinders. E penso che nella prossima stagione apriremo le porte anche a star ma dovranno essere adatti: scelgo solo gli attori migliori e funzionali per il ruolo. Così come abbiamo fatto con Sam Claflin per il ruolo di Mosley, a dir poco perfetto”, spiega Knight
A dare il via a questa scelta è stato proprio Adrian Brody nella quarta stagione, vestendo i panni del mafioso italo-americano Luca Changretta. Un ruolo che gli calzava a pieno, al di là dell’uso eccessivo degli stereotipi circa l’Italia.
“Quell’epoca era piena di violenza ed è impossibile raccontarla senza usare toni violenti, indorando la situazione con la pillola della retorica. Lo dico da artista ma anche da uomo che è cresciuto in quei contesti”
Fortunatamente, aggiungiamo noi, la BBC ha continuato a lasciargli carta bianca per la stesura della sceneggiatura. E per certi aspetti, dobbiamo anche ringraziare proprio Snoop Dog. Come racconta Knight, il rapper gli è stato di grandissima utilità e ispirazione con i suoi racconti sulla cultura gang.
“Ho parlato per ore con Snoop Dog, i suoi racconti sulla cultura gang mi hanno dato una grandissima ispirazione e mi sono tornati molto utili. La sua storia, a prescindere da tutto, è a dir poco incredibile, davvero”