Stephen “Stevie” Ray Vaughan è noto come uno dei musicisti più dotati e influenti del suo genere… ma quanto ne sapete sulla sua vita? In occasione dell’anniversario della sua nascita, vi raccontiamo qualche curiosità.
Stevie Ray Vaughan. Siamo sicuri che solo menzionando il suo nome, la vostra mente sarà attraversata da uno dei suoi memorabili riff. O magari penserete ad una delle sue live performance.
Stevie Ray Vaughan non fu solamente un chitarrista eccezionale, ma anche un performer capace di dominare il palco con sicurezza ed efficacia. La sua musica era una commistione di tutte le influenze della scena blues esistente, presente e passata, e Vaughan ebbe la straordinaria abilità di trasmettere i messaggi dei padri del blues nel suo personalissimo modo. Riportò un bagliore nel genere, che negli anni ’80 era stato surclassato dalla musica dance e coperto dal suono dei sintetizzatori. Ora diamo un’occhiata a 10 curiosità sul suo conto.
1. La sua primissima fonte di ispirazione fu suo fratello Jimmie
Stephen Ray Vaughan nacque nel 1954 a Dallas, in Texas. Iniziò a suonare alla tenera età di sette anni e fu immediatamente stregato dalla chitarra e dalla musica quando sentì suonare suo fratello. Jimmie Vaughan è tutt’ora un chitarrista blues affermato e continua ad esibirsi in tutto il mondo.
2. Jazz, un grande amore
Anche se Svr e suo fratello si immersero per primi nel blues studiando artisti come Albert King, Muddy Waters, Jimi Hendrix e altri, Stevie si è anche fortemente ispirato alla musica jazz. Chitarristi come Wes Montgomery, Django Reinhardt e George Benson hanno contribuito ad aggiungere un tocco jazz al suo modo di suonare.
3. Non solo chitarra
Prima di diventare una superstar della chitarra, Stevie restò nelle retrovie della scena musicale suonando il basso, nella band di Jimmie Texas Storm. In effetti, fece il provino come bassista perché voleva provare qualcosa di nuovo. Poi hanno sentito la sua chitarra suonare …
4. Bye Bye scuola!
Stevie non terminò mai gli studi. Dopo aver suonato in molte band che non riuscivano a decollare, puntò gli occhi su Austin, in Texas. La città aveva una scena musicale in forte espansione e gli offrì molte opportunità di suonare blues. Inoltre, suo fratello Jimmie si era già stabilito lì e aveva fondato i Fabulous Thunderbirds.
5. Quella volta che gli Stones assunsero Stevie Ray Vaughan..
Dopo un periodo di tre anni con una band chiamata Triple Threat, Vaughan lasciò il gruppo insieme al cantante Lou Ann Barton. Insieme, fondarono la band per la quale Stevie sarebbe diventato famoso, i Double Trouble. Alla fine degli anni ’70 e all’inizio degli anni ’80, la loro presenza nel mondo della musica era ampiamente nota e stavano lasciando il segno. La reputazione della band arrivò persino all’iconica e famosa rock band britannica, i Rolling Stones. Nel 1982, gli Stones assunsero i Double Trouble per esibirsi alla loro festa privata a New York.
6. Fu David Bowie a lanciarlo
Intorno ai primi anni ottanta, le cose stavano andando molto bene per Stevie Ray Vaughan e la sua band. E da quel momento in poi, non potevano che migliorare. L’affascinante e popolare glam rock star David Bowie fu immediatamente catturato dal talento del talentuoso bluesman del Texas, tanto da voler collaborare con lui a tutti i costi. Tant’è che Stevie fu presentato come chitarrista solista nell’album di Bowie del 1983 Let’s Dance. Questo album essenzialmente fu “l’introduzione al mondo del talento di Stevie Ray Vaughan”.
7. Che nota è quella?
Stevie non imparò mai a leggere la musica. Quando scriveva canzoni di solito non sapeva di quale nota si trattasse. Questo è in realtà molto comune nell’industria musicale, dove i musicisti sono autodidatti e hanno molte abilità naturali. Ovviamente tutto ciò non ha in alcun modo limitato la sua arte.
8. Dietro ogni grande artista, c’è un grande produttore
John Hammond era un produttore e talent scout considerato una delle “figure più influenti nella musica del XX secolo”. Quest’uomo aveva tra le mani diversi progetti destinati a diventare leggendari e contribuì a far partire e migliorare le carriere di diversi artisti. Parliamo di gente come Bob Dylan, Charlie Christian (chitarra jazz), Leonard Cohen e molti altri. Anche se in quel momento era in pensione, Hammond scoprì l’immenso talento di Vaughan e lo portò agli studi della Columbia. Credeva così tanto in lui che si promosse a produttore esecutivo dell’album di debutto di Vaughan, Texas Flood.
9. E il premio va a …
Nel corso degli anni, anche dopo la sua morte nel 1990, Stevie ha vinto molti premi e riconoscimenti. Uno dei più sorprendenti è arrivato nel 1985 quando è diventato il primo artista bianco a vincere il premio “Entertainer of the Year della WC Handy Blues Foundation”. Lo stesso BB King arrivò a sentenziare: ” Ho detto che suonare il blues è come dover essere nero due volte. Stevie Ray Vaughan non lo è stato neppure una volta, ma non me ne sono mai accorto. ”
10. La maledizione di Clapton
Eric Clapton è ovviamente uno dei migliori chitarristi al mondo, e siamo sicuri che abbia collezionato innumerevoli storie di concerti insieme a vari grandi musicisti che ha incontrato e con cui ha suonato negli anni. Ma qualcosa ci dice che due eventi, ancora oggi, lo fanno sentire particolarmente turbato.
Uno è che avrebbe dovuto incontrare Jimi Hendrix la notte della sua morte. Si diceva che Clapton si sentisse minacciato dalla sua bravura, ma nonostante ciò, pare fossero ottimi amici. Aveva persino scelto una chitarra per mancini per suonare con Jimi quella sera, che generalmente suonava sempre le chitarre per destrimane. Come se non bastasse, Clapton è stata anche una delle ultime persone a vedere in vita Stevie Ray Vaughan. I due virtuosi bluesman suonarono al Alpine Valley Music Theater insieme a Robert Cray, Buddy Guy e Jimmie Vaughan. Subito dopo lo spettacolo, Vaughan insistette per prendere l’elicottero di Clapton, in modo da poter tornare prima a casa; lo stesso elicottero che nel tragitto per Chicago si schiantò rovinosamente contro una catena montuosa, provocando la morte di tutti i passeggeri. Stevie compreso.