Joker, dieci film “fondamentali” da vedere prima dell’uscita

Dai grandi classici crime fino ai contemporanei cinecomics, vediamo i dieci riferimenti fondamentali che hanno ispirato Todd Philips per il suo Joker.

Joker film da vedere
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Joker di Todd Phillips (qui la nostra recensione) è indiscutibilmente il film più atteso per la fine di questo prolifico anno cinematografico. In seguito all’anteprima mondiale di Venezia 76 e alla vittoria del Leone d’oro, la creatura del regista statunitense ha catalizzato l’attenzione del pubblico mondiale, trepidante per l’attesa di un film che si preannuncia rivoluzionario. In particolare, il genere dei cinecomics potrebbe essere, finalmente, riscritto da una pellicola che aspira ad essere qualcosa di molto più che l’ennesimo film in salsa Marvel o DC.

I riferimenti cinematografici che hanno ispirato e condizionato Phillips sono molteplici e attraversano i generi, muovendosi dai classici del genere crime fino ai cinecomics più meritevoli. Per questo motivo, aspettando l’ormai imminente uscita di Joker nei cinema, eccovi dieci film che rappresentano dei punti di partenza imprescindibili.

Consiglio: prima di Joker, guardate questi film:

1) Taxi Driver

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Todd Phillips è stato sempre chiaro sul fatto che Martin Scorsese rappresenti la maggiore influenza alla base del suo Joker, tanto che il regista sarebbe dovuto essere uno dei produttori del film, opportunità negatagli dai suoi stessi impegni con la fase di post-produzione di The Irishman. Nonostante questo, Trevis Bickle rimane uno dei principali modelli su cui Phillips ha modellato il suo Arthur Fleck. I due personaggi sono dei fulgidi esempi di anime depresse, guidate dell’obiettivo di uccidere un’importante figura pubblica e ingannate dal desiderio di un amore impossibile. L’influenza di Taxi Driver su Joker è talmente forte che Phillips ha inserito una scena in cui Zazie Beetz esegue un movimento con la mano che mima chiaramente il gesto dello sparo tanto caro al vecchio Travis.

2) The King of Comedy

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Un altro dei capolavori di Scorsese che ha ispirato il regista statunitense è la commedia nero-satirica del 1982, The King of Comedy, con protagonista Robert De Niro. Il preferito di Scorsese interpreta Rupert Pupkin, un aspirante comico del genere stand-up, che diventa oscuramente ossessionato da un popolare late night talk show tenuto da Jerry Lewis. L’Arthur Fleck di Phillips è stato pensato per essere un moderno Rupert Pupkin, dato che anche Phoenix interpreta uno stand-up comedian ossessionato da un popolare talk show. Per esplicitare la connessione fra Joker e The King of Comedy, Phillips ha ingaggiato De Niro per fargli interpretare Murray Franklin, un novello Jerry Lewis.

3) Il Cavaliere Oscuro

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Joaquin Phoenix, con tutta probabilità, ricalcherà le orme del suo predecessore Heath Ledger, che fu nominato e vinse, dopo la sua scomparsa, l’oscar come migliore attore non protagonista per la sua interpretazione ne Il Cavaliere Oscuro. Ciò che accomuna Phillips e Nolan è la decostruzione del genere fumettistico dei cinecomics per come gli spettatori lo conoscevano, soprattutto grazie alla caratura dei loro personaggi. Inoltre il sottotesto fortemente politico del film di Nolan, relativo agli eventi seguenti all’undici settembre, sarà un fondamentale elemento in comune con il lavoro di Phillips. Infatti il regista sembra essere andato anche oltre nel decostruire il fumetto originario, puntando fortemente sull’aspetto socio-politico.

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4) Qualcuno volò sul nido del cuculo

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Il celebre film diretto da MiloÅ¡ Forman, vincitore del premio Oscar, è un classico esempio di film incentrato su un personaggio letteralmente fuori di testa, che Phillips ha tentato di emulare nel concepire e nel dirigere il suo Joker. Qualcuno volò sul nido del cuculo ha aiutato il regista a vendere la sua idea di realizzare un film inizialmente incentrato sul personaggio di un comic book, per poi stravolgerne l’impianto narrativo e tematico. Phillips ha dichiarato di aver amato personaggi degli anni 70′ come quello di Randle McMurphy, ma di aver incontrato delle difficoltà nel cercare di delinearli e rappresentarli nel clima di oggi. E’ così che ha avuto l’idea di innestare quei caratteri sul personaggio di un fumetto, dando vita al suo Joker.

5) The Master e You Were Never Really Here

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I film diretti rispettivamente da Paul Thomas Anderson e Lynne Ramsay rappresentano il primo e il secondo tassello di una trilogia che Joker potrebbe suggellare in maniera perfetta. Infatti i tre protagonisti (tutti con il volto di Phoenix) rappresentano personaggi mentalmente instabili, trascinati nell’abisso dalle circostanze delle loro vite. L’evento scatenante per il Freddie Quell di Anderson è il fatidico incontro con un carismatico leader come Lancaster Dodd, interpretato da un sopraffino Phillip Seymour Hoffman, mentre il Joe di Lynne Ramsay porta con sé le scorie della guerra e i disturbi da stress post-traumatico.

6) Logan

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Similmente a quanto fatto da Cristopher Nolan con il suo Cavaliere Oscuro, James Mangold ha puntato a cambiare le regole del gioco. Così come il Joker di Phillips è un personaggio degli anni 70′ mascherato da tipico cattivo da cinecomic, così il Logan di Mangold è un perfetto protagonista western, dotato di superpoteri spettacolari. Grazie a questa linea, Mangold è riuscito a creare un personaggio tetro ed elegiaco, facendolo risultare estremamente fresco ed al passo coi tempi. Jackman aveva interpretato Wolverine più volte, ma è stato l’approccio al genere western a far venire fuori tutte le sue abilità drammatiche.

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7) Network

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Opera del genio creativo di Sidney Lumet, Network è un’altra pellicola degli anni 70′, in cui il crollo psicologico di un conduttore televisivo viene sfruttato dalla propria emittente per ottenere maggiori profitti e indici d’ascolto migliori. Phillips e il suo cosceneggiatore Scott Silver sono fan dichiarati di Paddy Chayefsky, vincitore di un oscar per la miglior sceneggiatura originale. La critica ai media condotta dal regista di Joker trae ispirazione dalla tematica dell’ammorbamento della psiche americana, centrale nella pellicola di Lumet.

8) Arancia Meccanica

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Nel 1971 la Warner Bros rilasciò in sala Arancia Meccanica, scioccante riflessione kubrickiana sulla violenza, nonostante i critici temessero che il film potesse rendere normale le sadiche azioni del protagonista Alex DeLarge. Frutto della mente di Anthony Burgess, Alex prova piacere nell’istigare alla violenza e nel generare un caos infernale, diventando così la cavia per un nuovo programma di recupero, finalizzato alla depurazione della mente dalle pulsioni più violente. Ci troviamo ancora una volta davanti a una pellicola degli anni 70′ e il Joker di Phoenix deve molto al personaggio interpretato da Malcolm McDowell.

9) Psycho

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Diversi critici hanno paragonato la prestazione di Joaquin Phoenix a quella di Anthony Perkins, calatosi nel ruolo di Norman Bates, celeberrima icona psicopatica al centro del capolavoro di Alfred Hitchcock, Psycho. Così come Bates, Arthur spende la sua vita a cercare di diventare una persona normale, nonostante sia consapevole di non poterlo essere. Una volta accettata la verità e compreso che ogni suo tentativo è destinato a fallire, trasforma tutto in un gioco che soltanto lui può capire.

10) Tempi Moderni

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Come in molti sapranno dopo aver visto il trailer del film, una delle scene di Joker si svolge durante una proiezione di gala della commedia di Charlie Chaplin, Tempi Moderni. Chaplin interpreta il celebre Charlot, un operaio di fabbrica che fatica a sopravvivere nell’epoca del boom industriale, e critica la grande industrializzazione, ritenendola la principale causa della Grande Depressione. In maniera simile Phillips dipinge una figura deformata dai cambiamenti sociali, inserendo gli atti violenti commessi da un uomo all’interno delle problematiche politiche, economiche e sociali dei nostri tempi.

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