Joaquin Phoenix, il protagonista dell’attesissimo Joker, è in questi giorni in giro per il mondo per compiere il consueto tour promozionale della pellicola.
Visto l’incredibile accoglienza ottenuta dal film diretto da Todd Phillips all’ultimo festival del cinema di Venezia, dove Jokerha vinto il Leone d’oro guadagnandosi addirittura una standing ovation di 8 minuti, le domande poste a Joaquin Phoenix sono state le più svariate.
Tra queste, una in particolare, ha scatenato molte polemiche. Un giornalista del Telegraph, ha infatti chiesto a Joquin Phoenix se fosse preoccupato che il suo film potesse finire per ispirare perversamente il tipo di persone di cui tratta con risultati potenzialmente tragici.
La domanda ovviamente fa riferimento alla possibile elevazione a personaggio positivo di Arthur Fleck, il sociopatico protagonista del film che si trasforma nel’assassino Joker.
Molti giornalisti americani infatti si sono chiesti se le gesta di un assassino solitario come Fleck possa ispirare in maniera negativa la società a stelle e strisce, visti anche i recenti casi di cronaca.
A questa domanda Joaquin Phoenix non ha voluto rispondere, accennando qualche battuta per poi allontanarsi dal luogo dell’intervista, rientrando solo un’ora dopo, a seguito di un colloquio avuto con un rappresentante della Warner Bros, produttrice del film.
A proteggere la sua star è poi intervenuto il regista che ha voluto dire la sua sull’argomento.
I film sono spesso specchio della società , ma non la modellano. Quindi,sebbene il film sia ambientato a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, lo abbiamo scritto nel 2017. Quindi, inevitabilmente, alcuni temi attuali possono apparire nel film. Non tutti percepiscono questa cosa però, alcuni vedono il film ad esempio come una nuova interpretazione delle origini di Joker. Certamente non è un film politico. Dipende solo dal modo in cui lo guardi.
Il film Joker arriverà nelle sale il prossimo 3 ottobre. Nel frattempo, potete leggere la nostra recensione.Â