Quando Jon Bernthal pestò un senzatetto

Jon Bernthal ha in comune con i personaggi che interpreta un passato burrascoso, definito dalla violenza

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Se c’è una cosa a cui Jon Bernthal ci ha abituato sono i personaggi brutali e fisici che ha interpretato nel corso della sua carriera, e che ben si sposano con l’immagine di questo attore dal setto nasale deviato a causa di ben 14 fratture.

Divenuto famoso con The Walking Dead prima e, soprattutto, con l’entrata in scena di Frank Castle nella seconda stagione di Daredevil, Jon Bernthal ha avuto una carriera costellata da personaggi irascibili, che non hanno paura di utilizzare le mani per sopravvivere o per dimostrare la sensatezza delle proprie convinzioni.

Se in The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese lo abbiamo visto con un aspetto simile a quello di un mafioso mentre trafficava in merci non proprio legali, la sua filmografia è piena di personaggi che sguazzano nel sangue. Ne I Segreti di Wind River, ad esempio, lo vediamo caricare contro un numero spropositato di rivali. In Sweet Virginia non si fa scrupoli a difendere ciò che gli è caro, a mani nudi o con armi che sa maneggiare. Nel breve cameo di Widows – Eredità Criminale è un marito violento, mentre ne La Fratellanza è un criminale pieno di tatuaggi che cerca di comandare all’interno del perimetro della prigione.

Tutto, naturalmente, porta poi al Frank Castle di Daredevil prima e The Punisher poi. L’uomo che Jon Bernthal porta sul piccolo schermo è un uomo distrutto dall’ingiustizia della vita e che non si fa scrupoli a picchiare o a uccidere le persone che ritiene colpevoli della propria situazione. Le due stagioni dedicate al The Punisher sono una girandola di sangue, scontri corpo a corpo, e guerra senza esclusioni di colpi.

Quello che forse non tutti sanno è che Jon Bernthal può aver fatto affidamento alle esperienze della sua stessa vita per riuscire a rendere tanto credibili questi personaggi così violenti e irascibili. Come ha raccontato lui stesso nel corso di numerose interviste, Jon Bernthal ha avuto un passato burrascoso, iniziato quando a 17 anni venne arrestato per comportamento violento a Washington.

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Ma l’episodio che gli ha cambiato la vita – spingendolo anche a decidere di avere un altro atteggiamento – ha avuto luogo nel 2009, a Venice, sulle assolate coste di Los Angeles, quando l’attore quasi uccise un uomo a mani nude.

Era il 3 luglio del 2009 e l’allora 32enne Jon Bernthal aveva portato il suo cane a fare una passeggiata a Venice, dove risiedeva all’epoca.

Jon Bernthal è sempre stato un amante degli animali e dei Pitbull in generale. Solo poche settimane fa ha pubblicato su Instagram un addio sentito a Venice, il Pitbull che gli aveva fatto compagnia in tutti questi anni.

 

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To Our Sweet baby girl Venice. You loved so hard, so fully. You were as pure and loyal as it gets. We will love you and celebrate you always. Rest easy sweet girl. Kiss Bossy for us.

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E fu proprio Venice al centro dello scontro. A quanto pare Jon Bernthal ha raccontato che mentre se ne stava per i fatti suoi col suo cane, un senzatetto ubriaco ha cominciato a infastidire il pitbull, arrivando a seguire Jon Bernthal sulla via di casa. Ad un primo tentativo di allontanare l’uomo con le parole, dicendogli di smetterla di seguirlo e di dare fastidio al cane, sono seguiti i fatti.

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Jon Bernthal colpì in faccia l’uomo, con un pugno che stese il senzatetto, facendogli perdere i sensi. A questo punto l’attore venne trascinato via dalla polizia e portato in commissariato, del tutto ignaro delle condizioni del senzatetto che aveva colpito.

Secondo quanto l’attore ha raccontato in un servizio per Esquire dove posa con Bam Bam, il nuovo Pitbull arrivato in casa, un poliziotto gli disse: se il tizio non si sveglia, sei rovinato a vita.

 

 

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I. Miss. Ojai.

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Nell’intervista Jon Bernthal ha dunque confessato:

Sapevo che se non si fosse più svegliato, sarei finito in prigione e il mio lato oscuro avrebbe preso il sopravvento. Allora ho pregato chiunque sia lassù che se lui si fosse svegliato avrei cambiato le cose, mi sarei sposato, avrei avuto dei figli e avrei chiuso con la rabbia.

A quanto sembra le sue preghiere sono state esaudite. Perché il senzatetto riprese i sensi e Jon Bernthal ha potuto sposare Erin Angle, diventare padre di tre figli e costruirsi una carriera che lo ha tenuto lontano dai guai. Non a caso suo fratello maggiore, Tom Bernthal, nella stessa intervista ad Esquire ha detto:

Jon è sempre stato il casinista della famiglia. C’è solo una cosa perfettamente legale in questo mondo che può fare, ed è recitare. Altrimenti sarebbe stato un ottimo spacciatore. È stato fortunato.

Jon Bernthal tornerà al cinema con Le Mans ’66 – La Grande Sfida dove reciterà al fianco di Christian Bale e Matt Damon, in uscita il 14 Novembre.

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