Di tutte le belle cose che si potrebbero dire in memoria di Ric Ocasek, di certo una basta e avanza, e si riassume in due parole: The Cars. La band, una delle più influenti (eppure oggi ingiustamente dimenticata) del genere new wave, venne da lui fondata nel 1976 assieme al bassista Benjamin Orr.
A differenza di molti musicisti di quell’area musicale, Ocasek era un boomer, nato nel 1944 e formatosi perciò negli anni ’50 e ’60, con Elvis, Beatles, e così via. Tali influenze di ritrovano appieno nello stile dei Cars, che fondeva i nuovi suoni new wave (synth e tastiere) con un suono rock and roll più classico, fusione che andava a inquadrarsi perfettamente con il revival anni ’50 dell’epoca.
Il primo, storico album dei Cars uscì nel 1978. Ne seguirono altri cinque, fino allo scioglimento della band nel 1988. Un album ulteriore, Move Like This, venne registrato in occasione di una breve reunion nel 2011. Con i Cars, gruppo del quale era cantante, chitarrista ritmico e compositore, Ocasek incantò le classifiche degli anni ’80, in particolare con la hit Drive (1984).
Ma, per quanto fondamentale, sarebbe ingiusto ridurre tutta l’attività dell’artista ai Cars solamente. Ocasek pubblicò infatti anche molti album da solista, e fu attivo come attore, pittore e soprattutto produttore. Suo infatti il nome dietro a notissimi lavori di Weezer, Bad Religion, No Doubt e, attenzione, Alan Vega e Suicide. Un’impronta indelebile.