6. Io & Marley (2008)
Solo i più coraggiosi riusciranno ad arrivare alla fine...
Il film di David Frankel Io & Marley, non è la solita commediola americana con un cane come protagonista, e Marley non è un cane qualsiasi… È un dolcissimo cucciolo di Labrador pronto a far piangere moltitudini di spettatori in ogni angolo del mondo.
Il film è divertente e toccante e racconta la nascita e la difficile costruzione di una famiglia, al centro della quale si trova Marley, un autentico uragano amato da tutti, capace di rompere oggetti, mobili, finestre e… cuori; nessuno potrà resistere alla sua simpatia. Difficile resistergli soprattutto nella commovente scena della sua scomparsa.
Se con il labrador Marley abbiamo fatto anche tante risate, qui è il caso di preparare scatole e scatole di kleenex perché Hachiko non lascia scampo veramente a nessuno. Il cane protagonista di questo film è un Akita, una razza molto particolare che, si dice, instauri un legame col suo padrone ancora più forte rispetto a tutti gli altri cani.
Ed è proprio di questo che parla il film, del legame indissolubile tra un cane e il suo padrone, Richard Gere; della fedeltà assoluta di un cane che, anche dopo 10 anni dalla morte del padrone, continua ad aspettarlo nel punto di sempre. Come se ciò non bastasse a provocare cascate di lacrime, la frase «Tratto da una storia vera» rende la vicenda ancora più struggente.
Interstellar è un film fantascientifico ad alto tasso emotivo che impegna lo spettatore su più piani, uniti però dal tema centrale del film: la storia dell’amore tra un padre e una figlia. Dopo aver “scomodato” per quasi tre ore concetti di meccanica quantistica, Teoria della Relatività e qualsiasi tipo di nozione pseudo-scientifica, per il finale Nolan decide di cambiare rotta e di puntare su un effetto garantito e infallibile: la lacrimuccia.
Di fronte all’ultima scena del film infatti, è difficile resistere, soprattutto per il suo significato. Nolan inserisce tra le unità di misura conosciute l’amore, l’unica forza in grado di trascendere il tempo e lo spazio.
L’episodio finale di Stranger Things 3 è probabilmente il più commovente di tutta la serie. Come ogni finale di stagione anche questo episodio conclusivo è ricco di elementi empatici ed emozionanti. Ma senza alcun dubbio l’apice della puntata si raggiunge con Undici che legge la lettera scritta da Hopper per lei e Mike.
Una lettera estremamente intima e profonda che rivela i sentimenti di Hopper nei confronti di Undici e di fronte alla quale è impossibile trattenere le lacrime…
Il penultimo film rilasciato dall’MCU, è costellato di momenti intensi e commoventi. Molti fan Marvel probabilmente non riusciranno a riprendersi del tutto dalla visione di Avengers: Endgame che, essendo il capitolo conclusivo della Fase 3, cala il sipario sull’universo Marvel così come lo conosciamo.
Uno dei momenti che più ha emozionato e fatto sorridere i fan in sala, è il discorso tra Tony Stark e la figlia. «Ti amo 3000», la frase pronunciata dalla piccola, è diventata subito un tormentone sui social, dove i fan hanno anche iniziato a interrogarsi sul vero significato della frase. Ma a rendere la scena ancora più emozionante, è la storia che c’è dietro.