I nostri più fedeli seguaci sapranno che il lunedì, se già non sono di ottimo umore, è meglio evitare la nostra pagina facebook La scimmia pensa, La scimmia fa… Perché, come se il lunedì non fosse già un giorno abbastanza traumatico di per sé, ci si mette anche la nostra usanza del Lunedì Feels a peggiorare le cose.
Per chi non lo sapesse, il Lunedì Feels consiste nel condividere —senza alcuna pietà— una scena particolarmente strappalacrime di un film o di una serie, che spesso fa riaffiorare ricordi struggenti o ci riporta a fasi della nostra vita che preferiremmo dimenticare…
Per concludere l’estate nel più felice dei modi, abbiamo deciso di esagerare e diventare veramente crudeli, raggruppando tutte le pic del Lunedì Feels in un unico articolo.
Ecco i 10 momenti migliori del Lunedì Feels:
1. Alla ricerca della valle incantata (1989)
Entriamo subito nel mood Feels con un bel tuffo nel passato. Sicuramente molti di voi avranno dimenticato questo capolavoro dell’animazione diretto da Don Bluth e prodotto da Lucas e Spielberg. Alla ricerca della valle incantata ha come protagonisti cinque cuccioli di dinosauro che, separati dai propri cari da un tremendo cataclisma, affrontano un viaggio estenuante per raggiungere la Valle Incantata.
Ad animarli è una grande speranza di riabbracciare la propria famiglia; speranza che però Piedino ha già abbandonato. La Dinosaura madre del piccolo, infatti, è morta davanti a suoi occhi, dopo aver lottato con un Denti Aguzzi, un feroce T-Rex. Il loro ultimo discorso oltre a essere estremamente toccante, ha sicuramente causato in molti spettatori un trauma infantile difficile da superare.
2. La storia infinita (1984)
Un’altra morte traumatica è al centro del nostro secondo throwback. Quella del cavallo bianco di Atreyu, uno dei protagonisti della Storia infinita, pellicola tedesca che ebbe un successo straordinario. La storia è ambientata nel regno di Fantasia che è minacciato dall’incombere del Nulla; e sarà proprio per sfuggire al Nulla che Atreyu perderà il suo fedele compagno Artax.
Mentre il ragazzo cerca di scappare da un enorme lupo —manifestazione del Nulla— giunge alle Paludi della Tristezza. Qui le sabbie mobili inghiottono il cavallo mentre Atreyu lotta invano per tenerlo in superficie. Insieme al cavallo anche i molti ragazzini che all’epoca videro il film sprofondarono nelle Paludi della Tristezza… La scena, lunghissima, è ancora oggi indimenticabile.
3. Charlie – Anche i cani vanno in paradiso (1989)
Per i più deboli di cuore, in questo caso già il titolo del film potrebbe dar vita a una catena infinita di feels. Dietro a quest’altro film strappalacrime, c’è nuovamente Don Bluth, regista che sembra averci preso gusto con certi sentimentalismi. Charlie – Anche i cani vanno in paradiso ci ricorda che i cani «a differenza degli uomini, sono buoni, leali e gentili» e per questo vanno tutti in Paradiso.
Il protagonista Charlie però, proprio non accetta di essere morto e per aver cercato di tornare in vita attraverso delle truffe, rischia il suo posto in paradiso. Tra le vittime del suo piano c’è anche una piccola orfanella con poteri speciali, Anne-Marie, che Charlie vuole sfruttare per diventare ricco. Presto però il Pastore tedesco si affezionerà alla piccola, dimenticando ogni cattiva intenzione iniziale, arrivando persino a morire – per la seconda volta – per salvarle la vita. La scena dell’addio tra i due è struggente…
4. I Simpson
La prima parola di Lisaè uno di quegli episodi dei Simpson che riesce a far commuovere anche i più duri di cuore. L’intero episodio è ambientato nel passato: mentre Marge cerca di insegnare a Maggie a parlare, la famiglia si mette a rievocare le prime parole di Bart e Lisa.
Nonostante la gelosia che nutre per la sorella, Bart si commuove a sentire il suo nome pronunciato da Lisa come prima parola. Bart le insegna anche a dire mamma, ma la piccola non riesce a dire papà: come il fratello maggiore, anche lei chiamava il padre Homer.
Mentre Bart e Lisa litigano perché Lisa non crede che la sua prima parola sia stata Bart, Homer porta la piccola Maggie a letto e le dice che spera non dica mai una parola, per non sentirla rispondere male. La piccola allora, si leva il ciuccio e, quando ormai il padre non può più sentirla, pronuncia un dolcissimo «Papà».
5. Dumbo (1941)
Dumbo è uno dei classici Disney più tristi in assoluto. La storia dell’elefantino ridicolizzato per le sue grandi orecchie, ha segnato l’infanzia di tanti bambini —con seri traumi infantili— fin dagli anni ’40 e, pur non essendo mai passato di moda, oggi torna a farlo anche grazie al remake in live action diretto da Tim Burton nel 2019.
Nel rifacimento burtoniano però la carica drammatica dell’originale si perde quasi del tutto, dando vita a un film molto meno intenso dal punto di vista emotivo, ma sicuramente più accettabile per il pubblico contemporaneo.
Tornando invece al cartone originale, l’intero film potrebbe essere fonte inesauribile di spunti per i nostri Lunedì Feels ma, il premio di scene “più strappalacrime” in assoluto, va a due in particolare. La prima, tristissima, è quella subito dopo l’imprigionamento della madre di Dumbo. Invece di consolarlo, le altre elefantesse del circo decidono di emarginare il piccolo facendo finta di non vederlo.
L’unico che sembra capirlo è il topolino Timoteo che riflette sulla sua triste condizione e decide di vendicarlo. La seconda invece, è ovviamente la scena della canzone Bimbo mio, cantata dalla madre di Dumbo dall’interno della sua gabbia, mentre culla il piccolo con la proboscide infilata tra le sbarre.