In questa intervista, Nicolas Cage ha raccontato svariati aneddoti che circondano una vita a dir poco particolare. A partire dal problema legale circa l’acquisto di un dinosauro fossile comprato inconsapevolmente sul mercato nero. E sulla sua ossessione verso la mitologia. Tutto normale per un attore che si auto-definisce “surrealista“.
“Potrà sembrare pretenzioso ma io mi definisco un surrealista. Sto cercando di costruire una mia personale mitologia che riesca a circondare il mio mondo”
E come ogni appassionato di mitologia, vede nel cobra il suo animale guida. Anche se è stato protagonista di una disavventura con i suoi cobra. Già , un cane non è cosa da Cage. Molto meglio avere un cobra in casa, anche se questo comporta l’ampio rischio di essere uccisi. Come accade tempo fa.
A tal proposito, l’attore di The Wicker Man ha spiegato come i cobra siano per lui animali fondamentali nella sua vita. Scoprendo questo legame proprio durante Ghost Rider, in cui, a detta sua, il personaggio che interpreta si comporta come il pericoloso rettile: ipnosi e attacco.
“Gli animali sono una grandissima fonte di ispirazione per noi attori. E sono convinto che anche per Heath Ledger fu così mentre interpretava il Joker. La sua lingua si muoveva come un quella di un rettile mentre recitava”
Proseguendo su questa linea fortemente connessa alla mitologia, Nicolas Cage prosegue raccontando un aneddoto fondamentale per la sua vita: la ricerca del Sacro Graal. E se ve lo steste chiedendo, la risposta è no, Il Mistero Dei Templari non c’entra nulla con questa storia.
“Avevo iniziato a leggere libri sulla mitologia e mi sono interessato sul Sacro Graal. Mi sono chiesto cosa fosse, dove si trovasse. Se si trovasse davvero a Glastonbury. Volevo indagare e trovarlo”spiega Nicolas Cage.”Dopo averlo cercato, sono arrivato alla risposta: il Sacro Graal è la Terra. Il vero oggetto divino è la Terra”
Il passo tra l’ossessione per la mitologia e lo sciamanesimo è stato ovviamente breve. In particolare, Nicolas Cage ha spiegato come abbia sviluppato il suo stile attoriale esasperato, per usare un eufemismo, grazie a Kabuki occidentale ed al “nouveaushamanic“. Il primo, ispirato al teatro giapponese, il secondo un termine coniato da lui stesso.
“Il Kabuki è stato per me una vera fonte di ispirazione, un modo per mandar fuori tutto ciò che avevo dentro come attore. Insieme allo sciamanesimo nouveau, mi è servito per evitare di dare l’impressione di star fingendo. Di mentire”, specifica Nicolas Cage.”Lessi un libro di Bates in cui affermava che gli attori fossero come i vecchi sciamani. Io ho semplicemente fatto mio questo concetto ed attualizzato, da qui il termine nouveau”