La band tedesca ha ricevuto critiche di ogni tipo e, dopo una lunghissima carriera, le polemiche continuano.
Negli ultimi giorni i Rammstein sono in tour nell’Est-Europa e in Russia. La loro musica, il loro vestiario e i loro atteggiamenti sono sempre stati sopra le righe, indirizzati verso uno o più messaggi, a volte più espliciti, altre più velati. Pochi giorni fa ha fatto notizia il loro arrivo sul palco di Chorzów, in Polonia, a bordo di gommoni mentre sventolavano bandiere arcobaleno a favore dei diritti LGBT. In Russia invece la band ha marcato ancor di più il messaggio: i due chitarristi Richard Kruspe e Paul Landers si sono baciati di fronte alla folla.
In realtà la band non è nuova a certi tipi di provocazioni. Il bacio gay tra i due chitarristi non è novità e il loro manifesto a favore dei diritti civili pure. Sono stati però spesso criticati per incitamento alla violenza e per apologia di nazismo/fascismo da chi li ha osservati con uno sguardo poco attento.
I Rammstein sono tornati più forti di prima.
Il loro nome e il loro successo sono stati una scalata inesorabile e in continua ascesa. La band infatti ha da sempre giocato sull’ambiguità dei testi e i loro spettacoli live. Questa caratteristica è voluta dai membri dei Rammstein per rendere le loro opere molto interpretabili ma principalmente per fare in modo che vengano analizzate più attentamente. Questo implica che, dove da una parte c’è un enorme numero di fan che apprezza i loro lavori, ci sono persone che non riescono a percepire e concepire i giochi di parole.
Nella loro carriera infatti sono state molte le voci che volevano avvicinarli a movimenti di estrema destra e/o neo-nazisti. La loro propensione, e provocazione, nel vestirsi con abiti militari ha aiutato il rafforzarsi di tali dichiarazioni. Nel corso degli anni infatti la band ha dovuto smentire più e più volte questa associazione e dichiarare che indumenti e atteggiamenti che richiamano al nazismo non sono assolutamente ben graditi nei loro live.
Spesso però la stampa generalista e i “benpensanti” hanno puntato il dito verso la band basandosi semplicemente sull’aspetto superficiale di ciò che invece rappresentano.
Niente di più lontano dai loro intenti.
Per quanto le provocazioni e le ambiguità fossero (e sono) sempre più incisive e taglienti, l’atteggiamento dei Rammstein è sempre stato a favore dei diritti civili, dichiarandosi però apolitici. Questo fa si che non si schierino dichiaratamente verso uno o l’altro partito politico o ideologia ma solo e principalmente nel difendere i diritti e la dignità degli esseri umani.