Chernobyl continua a far parlare di sé. La serie che racconta la vicenda della tragedia del reattore nucleare ucraino ha sin da subito smosso l’orgoglio popolare russo.
La serie record della HBO aveva acceso una grande polemica nella patria di Chernobyl: a quanto pare il governo russo non ha perdonato agli americani di essere stati i primi a raccontare una pagina tanto delicata della loro storia.
A questo disappunto era seguito immediatamente il progetto di fare una propria serie televisiva, incentrata su come un agente della CIA americano fosse stato responsabile del sabotaggio alla base del disastro nucleare.
La serie russa è firmata da Alexei Muradov. Il regista, nel corso di diverse interviste, ha spiegato di aver accettato questo compito come una vera e propria missione.
L’obiettivo è quello di confutare tutto quello che la Chernobyl americana ha raccontato di quello che è successo nel lontano 1986.
Tuttavia la serie, che si chiamerà sempre Chernobyl, sembra non essere partita sotto i migliori auspici. La settimana scorsa, infatti, era apparso in rete un trailer del progetto di Muradov, che dopo aver incontrato una risposta tutt’altro che positiva è stato prontamente rimosso.
La rimozione del trailer è stata motivata spiegando che si trattava di un leak, quindi di una condivisione illegale. Ma il leak è stato sufficiente affinché anche alcune firme eminenti del giornalismo russo bocciassero il progetto.
Un esempio è Leonid Bershidksky, famoso giornalista russo che, pur non avendo amato la serie americana, non ha mostrato nessuna remora nemmeno nel dare il proprio giudizio sul trailer di quella russa.
Il giornalista continua spiegando che il problema risiede nel fatto che la Russia continua a trattare i propri errori come se fossimo ancora nel pieno della guerra fredda.
Intanto per vedere la serie russa bisognerà attendere il prossimo autunno, mentre i creatori di Chernobyl aprono già a nuovi possibili progetti.